Val di Mello, Lombardia

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Ramificazione orientale della Val Masino, a sua volta laterale della Valtellina, la Riserva Naturale Val di Mello è stata istituita dalla Regione Lombardia nel gennaio 2009 e, con oltre 4560 ettari, è la più vasta area protetta di Lombardia.
Suddivisa nelle tre aree Integrale, Orientata e Parziale di interesse paesistico, confina a Nord con la Svizzera e a Sud con la cresta spartiacque Monte Pioda-Cima d’Arcanzo.

La Val di Mello appare, all’escursionista che la percorre, una valle dolce e pianeggiante, sormontata da ripidi bastioni di granito, con i suoi comodi sentieri del fondovalle, tra prati e acque cristalline.

Sentiero in Val di Mello
Sparsi qua e là, gli enormi blocchi di granito richiamano da tutto il mondo gli appassionati del bouldering (l’arrampicata sui massi), mentre all’orizzonte, tra un susseguirsi di alte cime, svettano i 3678 metri del Monte Disgrazia.

Nel fondovalle, i boschi di conifere e latifoglie si alternano ai pascoli ormai abbandonati, mentre nelle valli laterali dominano alcuni esemplari di alberi  monumentali, come i faggi della Val Qualido e i larici della Valle di Zocca.

In quota non è raro incontrare camosci, cervi e stambecchi che saltano accanto a fragorose cascate, tra cui quella del Ferro e quella del Torrente Zocca, i cui salti irrompono dalle antiche soglie glaciali.

Stambecchi in Val di Mello

La Val di Mello si è meritata il soprannome di “piccola Yosemite italiana”. Il suo riconoscimento come Riserva è stato un importante traguardo proprio come lo fu, nel 1890, quello del Parco Nazionale dello Yosemite in California, una delle prime aree protette americane, sorte per preservare dallo sfruttamento le Montagne Rocciose. Anche se distanti geograficamente e diverse per estensione, l’imponenza delle “cattedrali” di granito, le conifere che si inerpicano sulle balze rocciose e le suggestive cascate consentono un continuo paragone tra le due aree protette.
Anche i rilievi montuosi delle due riserve, da sempre meta ambita per le esplorazioni alpinistiche, hanno un’affinità: sono entrambi costituiti da immense pareti di roccia granitica.

La ricchezza d’acqua, dovuta alla presenza dei ghiacciai e alla discreta piovosità, è senz’altro una particolarità della zona tanto che fu sfruttata, fin dai primi del ‘900, a scopi idroelettrici.

Val di Mello

L’itinerario che vi propongo per un’escursione in Val di Mello parte dalla piazza di San Martino (923 metri) e consente di addentrarsi nella valle con un tracciato facile, ma ricco di soddisfazioni. Attraversato il paese, si imbocca subito la carrozzabile per la Val di Mello.

Superato il parcheggio all’inizio della valle, il percorso si trasforma presto in una comoda mulattiera tra prati e boschetti di larici. I numerosi nuclei rurali (Ca’ di Rogni, Ca’ di Panscer, Cascina Piana, Rasica), che si incontrano lungo il percorso, ricordano quanto antica sia la presenza umana nella valle. Infatti, gli abitanti della valtellinese Costiera dei Cech e, in particolare, del paese di Mello, si spinsero in questa vallata alla ricerca di pascoli e di foraggio per il bestiame, stabilendo i cosiddetti maggenghi, tappe intermedie prima di raggiungere gli alpeggi alle quote più elevate.

Superata la località Ca’ di Rogni, si incontrano lucenti le pozze d’acqua cristallina, tra le quali il famoso “bidet della contessa” e si perviene in breve a Cascina Piana.

Val di Mello, "Il bidet della Contessa"
Val di Mello, “Il bidet della Contessa”

Lasciata sulla sinistra la deviazione per il Rifugio Allievi e dopo aver attraversato il torrente Zocca, si raggiunge Rasica. Il sentiero, che sale ora in una fitta pecceta, inizia a essere più faticoso.
Lasciata a sinistra la deviazione per la Val Torrone, si prosegue fino alla Casera di Pioda (1559 m.), ammirando il panorama dell’antistante Val Cameraccio. Sulla via del ritorno, si scende seguendo lo stesso itinerario fino a Rasica.

Val di Mello

A quel punto, deviando a sinistra e attraversando il torrente, si può percorrere un itinerario alternativo fino a Panscer, dove ci si ricongiunge con il tracciato originario.

 

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Pubblicato da Delta X

Mi piace scrivere praticamente da quando ero bambina, ho tanti interessi che però non includono i Social, al virtuale preferisco il reale.

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