Ivano Mingotti – Il Paese dei Poveri

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Di sicuro non siamo davanti a un libro “semplice”, non siamo di fronte a un libro che si legge per non pensare e per svagarsi bensì abbiamo a che fare con un libro decisamente duro e crudo che, però, ci farà molto riflettere.

ivano mingotti il paese dei poveriIl paese dei poveri di Ivano Mingotti è un romanzo di critica sociale, imperniato sul concetto di produttività, nonché una disamina, in un contesto distopico, del concetto dei lager e dei prigionieri.
In un mondo in cui l’economia e la produttività sono tutto ciò che conta, la popolazione è costretta a non essere povera: essere in miseria è un delitto, è rallentare la società, e dunque, per evitarlo, la società, sotto lo schermo dell’indifferenza dei suoi cittadini, interna in grandi istituti, chiamati ”paesi dei poveri”, coloro che vengono ritrovati in strada, nullatenenti e nullafacenti.
In questo lager per barboni si ritroverà il protagonista, costretto a viverne le regole, affini a quelle dei famosi lager di Birkenau e Auschwitz, e a essere così alienato dalla sua stessa condizione di umano, fino alle conseguenze più terribili che possano essere pensate.
In una disamina non solo della condizione di internato, ma anche della società che circonda questi luoghi di detenzione, e con un occhio critico, attraverso la similitudine con il nostro mondo, sempre più dedito all’economia e al guadagno come primo bastione, ci ritroveremo davanti a scenari difficili da sopportare, ritrovandoci, in parte, corresponsabili del dolore dei prigionieri.

E dopo aver letto la descrizione che viene data del libro si ha un approccio con lo stesso pensando di leggere un libro che parla di lager e all’inizio pare proprio di trovarsi all’interno di un lager ma andando avanti con la lettura si scoprono cose terribili della nostra moderna ed “evoluta” società che dovrebbero farci soffermare a pensare più di un semplice attimo.

In un attimo non esiste più la dignità umana, i diritti e la singola identità personale. La sola soluzione è trovare un lavoro e riuscire a lasciare per sempre questo luogo atroce ed assurdo.

La scrittura è fluida e, come dicevo a inizio articolo, molto cruda ma è questo che rende il libro così toccante.

 

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Pubblicato da Signorina Bloggy

Blogger Le mie passioni principali sono viaggiare, leggere libri e guardare film, la cosmesi, le fiere e tanto altro ancora.

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