La programmazione, per chi ama il genere, è varia e stimolante e spazia da una rassegna di case uniche e originali alla vera e propria trasformazione di abitazioni, ristoranti e alberghi in ambienti moderni e alla moda.
Una cucina, un soggiorno o anche un intero locale ormai datati e poco funzionali? Ci pensano i professionisti della ristrutturazione di “Fine Living” che hanno però non una ma parecchie marce in più: i loro interventi sono eseguiti con budget ridotti e si svolgono entro tempistiche che nessuno si sognerebbe mai di soddisfare.
Con “Cucina a sorpresa”, basta infatti la complicità dei famigliari e ti ritrovi una cucina completamente rivoluzionata nel tempo di una cena fuori casa. Operazione impossibile? No, se la squadra di intervento è efficiente e tutto viene svolto con la precisione di un orologio svizzero.
Con “Le case più estreme” assisti a ciò che che di meglio ha prodotto l’architettura a livello internazionale per persone originali e con elevate disponibilità economiche: così l’occhio curioso dello spettatore può osservare le dimore più lussuose e particolari che esistano al mondo.
Hai sempre desiderato un soggiorno allegro, confortevole e di grande impatto decorativo? Il talentuoso interior designer David Bromstad in “Color splash” riesce con pochi e semplici interventi a dare un aspetto decisamente vivace e unico a qualsiasi stanza anonima gli venga proposta.
Ma uno dei programmi più originali della famiglia di “Fine Living” è “Restaurant impossible” che conta sul carisma di uno degli chef inglesi più noti in America: Robert Irvine, ex marine ed ex cuoco alla Casa Bianca che ha il compito di risollevare le sorti di locali sull’orlo del fallimento, in un tempo impossibile: due soli giorni.
Per Irvine non ci sono missioni che non si possano portare a termine: ogni ristorante per quanto disastrato possa essere, con una mirata ristrutturazione e un intervento motivazionale sui proprietari, i cuochi e il resto dello staff, può riconquistare terreno.
I metodi dello chef sono bruschi e diretti ma quando la situazione è critica non ci si può permettere di indorare la pillola: la posta in gioco è un locale che sta per chiudere trascinando nei guai proprietari e dipendenti.
La filosofia di Irvine è chiara e semplice e può essere interpretata come vera e propria scuola di vita: se vuoi ottenere un risultato devi lavorare duro, avere coraggio e agire da leader, solo così potrai avere successo. Ma bastano due giorni e i primi frutti si possono già osservare per la grande soddisfazione di clienti e staff.
Un programma televisivo può insegnare qualcosa? Direi di si se si colgono gli aspetti più utili e stimolanti da applicare anche alle nostre piccole grandi sfide.