Didier (Johan Heldenbergh) è un appassionato musicista di country old style che vive tra melodie e libertà, il suo spirito selvaggio conquista la bella Eloise (Veerle Baetens) dal fisico energico che lei dipinge con un tatuaggio ad ogni evento della vita. Il suo viso è così espressivo e magnetico ed i suoi occhi esprimono così tanto amore per Didier che nulla potrebbe essere più puro e profondo.
I tatuaggi di Eloise tracciano i suoi momenti salienti ma sono prontamente cancellati quando perdono il significato che li aveva generati. Nulla è per sempre, tutto può cambiare.
“Lo sapevo. In effetti l’ho sempre saputo.
Che era troppo bello, che non poteva durare… che la vita non è così.
La vita non è generosa.
Non puoi mai amare. Non puoi mai affezionarti.
La vita non te lo permette. Ti strappa tutto dalle mani. Tutto!
E non fa che riderti in faccia… e ti tradisce.”
Era troppo bello amare Didier, cantare con lui, fare l’amore nel modo più libero, concepire un figlio.
La storia non è narrata in modo lineare, le scene si alternano tra il racconto del passato e del presente, la felicità dei primi anni si antepone alla drammaticità di quel che accadrà dopo e che si rivela allo spettatore fin da subito.
Eloise e Didier sono insieme, per la prima volta e un attimo dopo sono accanto alla loro bambina nel letto di un ospedale. E tra questi due eventi si dipana la storia del loro incontro, dei concerti, del matrimonio celebrato per gioco, dell’arrivo inaspettato di un figlio in un continuo flashback che rivela sempre più particolari.
Quando il peggio accade tutto viene spezzato e ciò che li aveva uniti ora diventa insignificante: Eloise si rifugia nella rappresentazione dei simboli, in una fede che crede nelle reincarnazione della piccola Maybelle in un uccellino, in una farfalla, in una rana. Didier invece si scaglia contro l’oscurantismo etico che impedisce la ricerca, tanto dibattuta, sulle staminali. Il suo dolore si esprime attraverso la rabbia per l’immobilismo verso il progresso motivato dall’ipocrisia di una fede religiosa che intanto non impedisce la morte della sua bambina. Per Eloise tutto questo è ancora più insopportabile, Didier le diventa non solo estraneo ma nemico.
I loro due mondi così in sintonia entrano in collisione, emergono cose non dette, rancori dissimulati fino a quel momento e che ora vengono riversati con rabbia.
Ma è Eloise che deciderà di fuggire, incapace di riprovare per il suo compagno l’amore che li aveva così tanto uniti e riverserà su Didier con forza tutta la sua repulsione per loro storia tanto da disconoscere se stessa: da Eloise il suo nome diventerà Alabama, segno di un profondo cambiamento.
Titolo originale: The Broken Circle Breakdown
Anno: 2013
Durata: 111 min
Regista: Felix van Groeningen
Personaggi principali e interpreti:
Didier Bontinck: Johan Heldenbergh
Eloise Vandevelde: Veerle Baetens
Non conoscevo questo film ma la trama mi incuriosisce molto, lo metto in lista 🙂