Queste le domande che scaturiscono leggendo la biografia di Salomon Northup, ”12 Anni Schiavo”.
Questa è la storia di un uomo di colore che, nel lontano 1853, ebbe il coraggio di denunciare quanto gli era accaduto.
Solomon era un uomo libero. Suo padre Mintus era stato emancipato dal suo padrone e aveva dato ai figli un’istruzione, infondendo loro alti valori morali e la fede in un Essere superiore, che ama tutte le sue creature indistintamente.
Solomon si sposò, ebbe tre figli e condusse per anni una vita serana, vivendo agiatamente grazie alle sue capacità nelle arti e nel suonare il violino.
Un giorno due uomini finsero di ingaggiarlo per un lavoro ma in realtà lo condussero nello stato di Washington, in cui vigeva la schiavitù, e qui, dopo averlo drogato e legato, lo vendettero a un mercante di schiavi. Ebbero così inizio così ben dodici anni in cattività e Solomon, che da uomo libero non capiva perché gli schiavi non conoscessero altro dovere all’infuori dell’obbedienza, comprese cosa volesse dire avere paura e non essere più padrone della propria vita.
Durante la lunga cattività Solomon incontrò uomini “bianchi” diversi tra loro: per esempio padron Ford, un uomo gentile e caritatevole che, sebbene non vedesse l’ingiustizia insita nel concetto stesso di schiavitù, li trattava con gentilezza; al contrario il crudele signor Epps che considerava gli schiavi una sua proprietà, superiori alle bestie solo per il valore economico.; oppure il carpentiere Bass che, a differenza degli altri, nonostante le regole sociali che lo circondavano, comprendeva il non-senso insito nella superiorità della razza bianca e sottolineava anche la necessità di istruire gli uomini di colore, non potendosi definire stupida una persona cui non viene data la possibilità di imparare.
Questo è un libro coraggioso, soprattutto se pensiamo all’epoca in cui è stato scritto, un libro attuale in cui il protagonista, senza lamentele o vittimismi, ci fa un resoconto dettagliato affinché quanto a lui accaduto non sia stato inutile.
E la nostra coscienza non può e non deve restare indifferente davanti a uno dei più grandi orrori della storia, affinché tali nefandezze non si ripetano.
Vi segnalo infine che da questo romanzo è stato tratto un film vincitore di tre premi oscar, prodotto da Brad Pitt e diretto dal regista Steve Mc Queen.
Buona lettura.