Dove l’irraggiamento solare è maggiore prospera la vegetazione mediterranea (leccio, orniello, fillirea, corbezzolo caprifico, caprifoglio…) mentre sui versanti più freschi troviamo il carpino, l’acero campestre, il nocciolo, il sambuco e altri ancora. Senza dimenticare boschi di querce e aree umide a canneto.
Dal punto di vista faunistico, oltre alla tipica fauna minore dei boschi, sono presenti numerosi rapaci, tra cui l’allocco, il barbagianni e la civetta.
Una natura quindi pressoché integra, che fa da cornice a una vero e proprio museo storico a cielo aperto: la valle è infatti ricchissima di testimonianze archeologiche e storiche, a partire dagli Etruschi. Testimonianze a volte di primissimo piano, come l’abitato di Calcata, definito “uno dei migliori esempi di piccolo abitato fortificato medioevale oggi esistente in Italia”.
Altrettanto interessante l’antico paese di Mazzano Romano, su una ripida altura al centro della valle. Da non perdere anche l’area di Monte Gelato, un po’ il simbolo del parco, con la sua torre, il suo mulino ad acqua e le suggestive cascate del Treja.
Infine tra gli altri luoghi da visitare, ricordiamo il paesino medievale abbandonato di S. Maria, con una torre trecentesca alta 12 metri e una vasta area archeologica, con necropoli che arrivano fino all’XI secolo prima di Cristo.
COME ARRIVARE:
Seguendo l’Autostrada del Sole A1, uscire al casello di Magliano Sabina, per poi proseguire in direzione di Civita Castellana e Mazzano Romano. Da Roma, si può invece seguire la Via Cassia (SS 2 Bis e quindi SS 2) fino al chilometro 35, per poi deviare verso Mazzano Romano.
Per informazioni: Sito Parco Valle del Treja
Io ci sono stata e posso confermare che è un luogo splendido!
Ciao Samy e grazie. E’ vero, a volte ci si trova di fronte a luoghi davvero bellissimi che non ci aspettiamo.