Nella Vecchia Fattoria…

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Nella vecchia fattoria…

In questo post voglio parlarvi di un argomento che probabilmente starà più a cuore a tutti coloro che hanno la fortuna di essere genitori. Io non ho figli ma per lavoro ho a che fare con una ottantina di bambini dai 4 agli 11 anni e ogni anno si ripresenta lo stesso problema: dove li portiamo in gita?

Troppo piccoli per apprezzare mostre e musei, alcuni troppo grandi per i parchi a tema, non sopportano lunghe ore di pullman e si ha la necessità di rientrare in giornata e ad orari decenti, garantendo ad orde imbufalite di genitori (a volte eccessivamente) apprensivi che nulla di male accadrà al loro pargolo. La domanda da porsi è: cosa piace da impazzire ai bambini di quell’età?

La risposta è più semplice di quanto crediate: gli animali. Nonostante non vivano in una grande città e molti di loro abbiano case con giardino, cani, gatti e qualcuno magari anche un cavallo o un nonno con le mucche, negli anni mi sono resa conto che impazziscono letteralmente di fronte a un asinello o se gli si permette di accarezzare una capretta. La soluzione a tutti i nostri problemi organizzativi diventano, dunque, le fattorie didattiche.

Probabilmente molti di voi non ne hanno nemmeno mai sentito parlare, quindi, prima di continuare, vi schiarisco un po’ le idee. Sulla scia dell’esorbitante espansione degli agriturismi avvenuta negli ultimi decenni, alcuni di loro hanno deciso di specializzarsi ad accogliere gruppi di bambini di varie età proponendo percorsi appositamente studiati per avvicinare i bambini alla natura, fargli scoprire come nascono vari prodotti alimentari, come vivono gli animali e quali sono i mestieri che si svolgono in campagna.

Lo so, molti di voi si staranno chiedendo perché ve ne parlo, dato che voi non siete insegnanti e non avete il problema di organizzare gite scolastiche. Ebbene, queste fattorie sono anche il luogo ideale per una semplice gita fuori porta con bambini, siano essi figli o nipoti, perché solitamente permettono di conciliare un buon pranzo con un po’ di relax: i vasti spazi aperti e attrezzati garantiscono ai bambini di scorrazzare liberi in totale sicurezza, senza che i genitori debbano preoccuparsi di eventuali pericoli in agguato e, soprattutto, gli animali e le altre varie attività proposte fanno sì che i piccoli non si annoino, rendendo il pranzo dei genitori un vero e proprio incubo (perché, ammettiamolo, ogni tanto i pargoli diventano ingestibili e chi ha a che fare con bambini sa esattamente di cosa sto parlando).

Dopo questo preambolo infinito, oggi voglio parlarvi in particolare di una di queste fattorie, che ho avuto modo di visitare di recente. Si tratta di Cascina Ronco, a Cerrione (BI), sede dell’agriturismo Il Tiglio.

Agriturismo Il Tiglio – Cerrione (BI)
Agriturismo Il Tiglio – Cerrione (BI)

Cascina Ronco è situata nel parco naturale della Bessa, su una distesa verde di boschi e prati di oltre 7 ettari interamente recintati. L’azienda, a conduzione famigliare, produce mieli biologici e prodotti derivati dal miele, come, ad esempio, un ottimo torrone morbido.

La cascina offre, inoltre, un’ampia scelta di prodotti della terra quali frutta, verdura e cereali, mentre l’allevamento di suini, ovini e bovini offre una vasta selezione di carni e insaccati. L’agriturismo offre numerosi servizi quali un ampio parcheggio, accesso e facilitazioni per persone diversamente abili, neonati e bambini, una sala convention e la possibilità di riservare la struttura per eventi, feste e cerimonie, con menù personalizzabili a seconda delle necessità, compresi menù interamente vegetariani.

È importante sapere che l’agriturismo è iscritto all’ Associazione Italiana Celiachia ed è quindi attrezzato per i clienti che necessitano di usufruire di una cucina senza glutine. Agli appassionati di equitazione interesserà anche sapere che Il Tiglio è un ottimo punto d’appoggio per trekking a cavallo e garantisce la possibilità di ospitare cavalli e cavalieri per splendide passeggiate sul territorio, come quella proposta dall’ippovia biellese, ma anche semplicemente per visitare le attrazioni del biellese quali, ad esempio, il Ricetto di Candelo, di cui ho parlato nel mio post precedente.

La struttura dispone, infatti, di 3 camere, di cui una attrezzata per diversamente abili, con servizi interni privati, e con la possibilità di usufruire di varie tipologie di trattamenti, dal solo pernottamento alla pensione completa. Il ristorante propone essenzialmente piatti tipici della cucina piemontese, dai formaggi ai risotti, fino alla famosa bagna cauda, preparata con olio di oliva extravergine, acciughe ed aglio e servita in accompagnamento a verdure di stagione, formaggi e carne cruda. Per i più piccoli, invece, ottima pasta fatta in casa con sughi artigianali, frittate, semolino dolce e soffice torta di mele rappresenteranno un intervallo perfetto alle corse tra i prati e alla visita guidata agli animali della tenuta, tra i quali asinelli, cavalli, pony, caprette, maialini e simpatici angus.

Asinelli
Gli asinelli e il cavallo del Tiglio…
…. i maialini…

 

 

 

 

 

 

 

A richiesta, inoltre, c’è la possibilità di visitare una sorta di succursale della tenuta che si trova in un paese delle vicinanze e dove viene gestita tutta l’attività di apicoltura. Qui i bambini – ma anche gli adulti, perché no – potranno seguire dettagliate spiegazioni sulla vita e le attività delle api ed assistere alla pulitura dei telaini da cui si ricava il preziosissimo miele.

Staff preparato e disponibile, posto incantevole e ottimo cibo: non posso che consigliarvi caldamente una visita all’agriturismo Il Tiglio, possibilmente accompagnati dai vostri bambini che, credetemi, apprezzeranno la gita tanto, se non più, di voi.

Per concludere, alcune informazioni tecniche per raggiungere la tenuta: per chi proviene da Torino, autostrada A4, uscita Santhià, direzione Santhià, prendere SS143, attraversare Cavaglià e proseguire dritto fino alla frazione Vergnasco, poi svoltare a destra fino a Cerrione, attraversare il centro paese in direzione Magnano dove troverete le indicazioni per l’agriturismo. Per chi proviene da Genova e Milano, autostrada A7, direzione Santhià, dopodiché valgono le indicazioni precedenti. Invito chiunque sia interessato a visitare il sito web dell’Agriturismo il Tiglio dove troverete numerose informazioni utili, una vasta galleria di immagini e una lista completa dei piatti offerti dalla cucina.

Fatemi sapere se questo tipo di post vi interessa e vi è utile perché ho avuto modo di visitare fattorie didattiche in altre zone del Piemonte e pensavo di scrivere un post dedicato alle strutture che ho già visitato o che visiterò in futuro perché, si sa, ogni anno c’è una nuova gita scolastica e, quindi, una nuova fattoria da visitare.

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Pubblicato da Altri Autori Vari

Gli articoli scritti sotto il nome Altri Autori Vari, sono stati scritti da uno dei tanti bloggers che sono transitati sul nostro Blog, scrivendo magari anche solo un articolo, quindi non hanno una loro sezione dedicata ma hanno comunque collaborato al nostro Blog.

15 Risposte a “Nella Vecchia Fattoria…”

  1. Bella recensione, posto decisamente molto interessante per chi ha bimbi, tutti dovrebbero portare il loro figli in luoghi simili e non lasciarli ore ed ore davanti a playstation xbox e scemenze simili 🙁

    1. Non posso che essere d’accordo con te, carissima. Bisognerebbe inventare posti che li spronino anche alla lettura così imparerebbero a viaggiare con la mente.

  2. Bellissima recensione, ha ragione Samy, i bambini vanno portati in posti come questo perché avanti di questo passo non sapranno nemmeno distinguere una mucca da una capretta.

    1. I nostri fortunatamente non sono (ancora) a quel livello ma, come si dice, meglio prevenire che curare 😉

  3. Ciao ottimo articolo. Mi hai fatto tornare bambina quando mamma ci portava a vedere le caprette vicino a scuola, ci portava a prendere il latte alla fattoria e dare da mangiare ai conigli il pane secco.. Pensa era solo qualche tempo fa.. Anni 80.. Ma sembra che il mondo sia totalmente cambiato… Tutto tv telefoni e giochi.. Brava condivido il tuo pensiero dobbiamo insegnare ai bambini che il mondo non è solo il bastoncino findus o peppa pig..

    1. È assolutamente giusto che conoscano il mondo in cui viviamo. Non si può negargli la tecnologia, ci sono nati e la respirano ogni giorno, ma almeno insegnare loro che non ci sono solo l’i-phone e il tablet questo sì.

  4. Questo indirizzo me lo segno senza dubbio. Il mio patatino adora gli animali da cortile e ogni occasione è buona per portarlo a vederli.

    1. Se interessa posso fare un altro paio di “puntate” su altre due fattorie didattiche che ho visitato e che meritano…

  5. Be che dire decisamente da provare! Mia figlia adora gli a imali! Il maschio molto meno ma sicuramente con la magia del luogo li apprezzerebbe anche lui!
    Grazie per la dritta!
    Katia

  6. Le fattorie didattiche sono una bellissima iniziativa, purtroppo (e parlo per esperienza personale) non tutti i bambini hanno la fortuna di entrare a contatto con gli animali e certe esperienze sono altamente formative, anche solo per la consapevolezza di sè ma anche degli altri esseri viventi e della natura.
    Articolo molto interessante!

    1. Grazie mille! Molto spesso sta anche all’intelligenza dei genitori fare in modo di rendere il proprio figlio consapevole di ciò che lo circonda. Certo, una gita è più impegnativa di una partita alla playstation ma nessuno ha mai detto che crescere un bambino sia semplice 😉

  7. Molto interessante questo articolo, avevo già sentito parlare delle fattorie didattiche e ho in programma di portarci il mio bambino, finora ho desistito perché ha solo 3 anni e mezzo e non sono certa che possa apprezzare appieno l’esperienza. Tu cosa mi consigli, aspetto ancora un pochino o lo porto approfittando della bella stagione? Ciao 🙂

    1. Ciao! Guarda, dato che ho a che fare anche con bimbi della scuola materna, in occasione di questa gita ho espresso i miei dubbi – che corrispondono ai tuoi – alla proprietaria dell’agriturismo che è stata con noi tutta la giornata nonostante un bimbo di pochi mesi da gestire. Mi ha detto che loro sono attrezzati per ricevere anche bambini più piccoli ai quali, in qualche modo, riescono a spiegare addirittura come funzionano gli alveari. Fossi in te una capatina la farei…non fosse altro che per fare merenda all’aria aperta guardando gli asinelli 😉 Poi magari appena è un pochino più grandicello si può passare a qualcosa di più “didattico”.

  8. Alla fine si cerca sempre chissà che per far divertire ‘sti pargoli ma sono le cose semplici a entusiasmarli di più. Forse proprio perché non sono più abituati alla semplicità, il che è anche parecchio triste, a pensarci bene. Grazie del commento!

I commenti sono chiusi.

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