La pelle: com’è composta?

Share

Come la corteccia per un albero o la buccia per un frutto, la pelle (detta anche cute) è il rivestimento esterno del corpo dell’uomo.

Assieme allo sguardo, è il primo mezzo di comunicazione tra noi e il mondo esterno e attraverso il contatto della stessa, con tutto ciò che ci circonda, impariamo a conoscere le cose, comunichiamo il nostro modo di essere e interagiamo con gli altri. È il confine tra noi e l’esterno e, nello stesso tempo, riflette le interazioni tra ciò che teniamo dentro e ciò che esterniamo, poiché è in grado di rivelare quello che, alle volte, vorremmo tenere per noi.

La pelle è inscindibilmente legata al senso del tatto, quindi, riceve in continuazione stimoli (freddo, caldo, dolore, piacere, ecc.) che vengono elaborati e tramutati in una strategia di apprendimento e difesa, che ci permette di capire cosa possiamo fare e cosa è meglio evitare di fare (ad esempio per non provare una sensazione dolorosa). Essa svolge un “ruolo fondamentale per la nostra sopravvivenza”, in quanto protegge, contiene, riveste, secerne e cura la nostra termoregolazione ma, essendo la prima linea di difesa del nostro organismo, è facilmente soggetta a riportare danni, sia per fenomeni esterni (come gli agenti atmosferici, la luce solare, l’inquinamento), sia per cause interne (il fumo, l’abuso di alcolici e, in generale, una alimentazione sbagliata, legata alla scarsa assunzione di sostanze nutritive importanti, come lo sono antiossidanti quali la vitamina C e la vitamina E).

È indispensabile, quindi, assicurare la cura e le attenzioni di cui la cute necessita, al fine di prevenirne un invecchiamento precoce.
Analizziamo nel dettaglio parte delle sue funzioni.

PROTEZIONE
La pelle è l’organo più sottile del nostro organismo, tuttavia questo non le impedisce di svolgere la sua primaria funzione di protezione, sia da stimoli meccanici di diversa origine, come traumi, pressioni o colpi, sia da agenti chimici.

TERMOREGOLAZIONE
Grazie alla presenza di vasi sanguigni, l’alternarsi di vasocostrizione e vasodilatazione porta a un cambiamento rapido nel flusso sanguigno in relazione alla temperatura ambientale; la presenza inoltre di ghiandole sudoripare fa sì che il calore venga attenuato tramite l’evaporazione del sudore; in ultimo, uno strato di adipe (grasso) situato nell’ipoderma permette alla pelle di isolare il più possibile l’organismo dalle basse temperature esterne.

RESPIRO
L’ossigeno e l’anidride carbonica sono in grado di penetrare la nostra pelle, si stima un assorbimento di ossigeno intorno ai 5 litri al giorno.

DIFESA
L’acidità della nostra cute, che si aggira intorno al pH 5, e il film idrolipidico prodotto dalle ghiandole sebacee, svolgono azione battericida e funghicida.

DEPURAZIONE
Le ghiandole sudoripare sono in grado di eliminare una gran quantità di scorie dall’interno del nostro corpo.

PERCEZIONE SENSORIALE
I recettori (strutture in grado di trasformare uno stimolo in un segnale per il nostro organismo), sono capaci, grazie alla fitta rete nervosa presente sulla cute, di trasmettere al nostro cervello una quantità enorme di informazioni sull’ambiente circostante come, caldo, freddo, dolore ecc.
Per comprendere cosa questa “linea di difesa” è costretta a fronteggiare, bisogna analizzare come è strutturata.

La pelle è l’organo più vasto e pesante dell’organismo e ha uno spessore che varia a seconda della zona corporea. Raggiunge il massimo nel palmo delle mani, nella nuca, nel dorso e nella pianta dei piedi. La pelle di ogni individuo differisce da quella degli altri, perché la sua superficie non è per niente piana. È costituita, infatti, da varie fenditure e sporgenze che permettono di distinguere un uomo dall’altro (basti pensare alle impronte digitali).

A seconda del ceppo, si differenzia, poi, anche per il colore che dipende dal tipo di cute, dai vasi sanguigni e dai pigmenti in essa presenti. Nella vita embrionale, cute e sistema nervoso si sviluppano insieme in un’unica struttura (ectoblasto), creando una serie di sostanze (neurotrasmettitori) la cui azione va ad interessare sia il cervello che i recettori sensoriali della pelle.
La struttura della pelle è contraddistinta da tre diversi strati che, a partire da quello più esterno, sono:

  • EPIDERMIDE
  • DERMA
  • IPODERMA

pelle

EPIDERMIDE:
È lo strato più esterno, la prima barriera contro l’azione dei batteri, degli agenti esogeni e della disidratazione. Non possiede una propria circolazione sanguigna ed è per questo che dipende dallo strato sottostante (il derma). È composta da cinque strati cellulari che dal più esterno al più interno sono: corneo, lucido, granuloso, spinoso, basale.

Corneo.
È formato da diversi strati di cellule appiattite, morte, prive di nucleo, e altri organuli che al di sotto della membrana plasmatica presentano uno spesso strato di materiale detto “involucro cellulare cornificato”, responsabile della particolare resistenza delle cellule cornee a insulti di tipo sia meccanico, che chimico. L’involucro cellulare cornificato è formato da filamenti di cheratina fittamente legati tra loro e ad altre proteine quali l’involucrina e la loricrina. Lo spessore di questo strato varia a seconda delle aree del corpo, ed è molto più spesso in corrispondenza del palmo della mano e della pianta del piede. Negli strati più esterni, le cellule morte completamente cornificate si staccano e infine desquamano.

La crescita e la differenziazione dei cheratinociti sono influenzate da diverse citochine, fattori di crescita, tra i quali il fattore di crescita dell’epidermide (EGF) e l’interleuchina-1 (IL-1), che hanno funzione stimolante, e il fattore di crescita trasformante (TGF) che ha funzione inibente. I cheratinociti stessi sono in grado di produrre fattori di crescita quali il TGF e l’lL-1 e quindi di autoregolare la loro crescita e il differenziamento. Tale attività risulta di particolare importanza durante lo sviluppo di tumori e durante i processi fisiologici di riparazione delle ferite.

Lucido.
Questo strato dall’aspetto omogeneo e splendente è visibile soprattutto nelle regioni palmo-plantari. È formato da cellule appiattite prive di nucleo, ripiene di grosse gocce di eleidina, sostanza semifluida derivata dalla cheratoialina.

Granuloso.
È formato da 3-4 strati di cellule di forma appiattita. La loro caratteristica specifica è la presenza di grossi granuli densi citoplasmatici di cheratoialina, una proteina implicata nei processi di cheratinizzazione. Questi granuli, associati ai tenofilamenti, contengono la filaggrina, una proteina che ha la funzione di aggregare fra loro i fascetti di filamenti di cheratina. Anche nelle cellule di questo strato sono presenti numerosi granuli lamellari che per esocitosi liberano il loro contenuto formando uno spesso rivestimento cellulare. Tale prodotto di secrezione, ricco in1lipidi, essendo impermeabile all’acqua è il principale responsabile della funzione impermeabilizzante dell’epidermide. In queste cellule è prodotta anche un’altra proteina: la loricrina, costituita principalmente da glicina e serina, che contribuisce alla formazione dell’involucro cellulare corneificato, caratteristico dei cheratinociti dello strato corneo.

Spinoso.
Costituito da 5 sottostrati di cellule prismatiche poligonali od ovalari provviste degli stessi organuli delle cellule dello strato basale, ma meno basofilo. Caratteristica di queste cellule è la presenza di protrusioni sulla loro superficie. Questi processi cellulari protendono all’esterno e prendono contatto con quelli delle cellule vicine. In queste cellule, i filamenti intermedi di cheratina (proteina estremamente presente nell’epidermide, nelle unghie e nei capelli) detti tenofilamenti sono abbondanti, tendono ad aggregarsi in tenofibrille e si irradiano dalla regione perinucleare per concentrarsi a livello dei numerosi desmosomi presenti a livello delle spine che hanno la funzione di aumentare la coesione tra una cellula e l’altra e rappresentano quindi strutture di resistenza meccanica dell’epidermide.

Basale.
Strato fondamentale perché in esso sono presenti cheratinociti staminali che, grazie alla loro capacità di riprodursi, sono responsabili del costante rinnovo dell’epidermide. Si pensa che questi elementi diano origine, per mitosi, a una nuova cellula staminale e a una cellula destinata a differenziarsi. In questo modo, il numero di elementi staminali viene mantenuto costante e allo stesso tempo vengono sempre forniti nuovi elementi che possono subire il processo di cheratinizzazione. Lo strato basale è costituito da una singola fila di cellule poggiante su di una lamina basale, che lo separa dallo strato di derma sottostante. Le cellule di questo strato sono di forma cilindrica e presentano un nucleo voluminoso e citoplasma basofilo. Nel citoplasma, al microscopio elettronico, si possono osservare un piccolo apparato del GoIgi, pochi mitocondri, segmenti di reticolo endoplasmatico e filamenti intermedi.

Nello strato basale, sono spesso osservabili cellule in divisione mitotica e le nuove cellule che si formano, spostandosi verso lo strato superiore spinoso, assumono una forma poliedrica.

Nell’epidermide si possono distinguere 4 diversi tipi di cellule:

  • I cheratinociti, che creano, nello strato corneo, una barriera di cheratina.
  • Le cellule di Langerhans, fondamentali per la difesa, prodotte nel midollo osseo, si spostano dall’epidermide ai linfonodi regionali, innescando l’azione degli anticorpi.
  • Le cellule di Merkel, situate nella cute senza peli e correlate alla sensibilità tattile.
  • I melanociti, il cui compito è quello di produrre la melanina, un pigmento che determina il colore della pelle e che svolge un ruolo importante nella protezione, degli strati profondi della cute, dai raggi ultravioletti.

L’assorbimento delle sostanze avviene nei follicoli piliferi e negli interstizi cellulari e da qui penetra nel derma, lo strato sottostante.

DERMA
Qui si svolgono le funzioni più importanti. Contribuisce per il 90% allo spessore della pelle, dotato di sistema circolatorio, è composto da fibre collagene ed elastiche, che conferiscono forza ed elasticità alla pelle. È costituito da 2 parti: papillare e reticolare; mentre la prima, che è costituita dalle papille e dallo strato subpapillare ha una vita metabolica molto attiva per la sua vicinanza all’epidermide, la seconda può essere considerata come uno stroma di sostegno.

Costituenti del derma sono: il collagene, che assicura robustezza alla pelle, l’elastina che la rende elastica, e la sostanza fondamentale formata da mucopolisaccaridi che ha funzioni di cementante. Al suo interno si trovano i recettori nervosi, sensibili alla temperatura, alla pressione, al dolore, le ghiandole sudoripare e sebacee (il cui scopo è, rispettivamente, di secernere il sudore, necessario alla termoregolazione, e di produrre sebo, che protegge e lubrifica la cute dall’azione degli agenti aggressivi e microbici), i vasi sanguigni e i follicoli piliferi.

Nel derma è presente un fitto intreccio di vasi linfatici che si dirigono verso il sottocutaneo o ipoderma. L’epidermide e il derma sono uniti tramite le papille dermiche, cioè dei prolungamenti conici di tessuto connettivo che dal derma si estendono a compenetrare l’epidermide.

I capillari sanguigni si portano fino all’apice delle papille e sono la fonte di nutrimento per l’epidermide che non è vascolarizzata. Il disegno superficiale della cute è in rapporto al variare della disposizione e dello spessore delle fibre connettive del derma e questo dà origine a una precisa disposizione papillare. Questo disegno è così tipico che viene usato per l’identificazione di un individuo con l’impronta digitale.

Il derma, oltre a condurre nei vasi sanguigni le sostanze penetrate, difende l’organismo dalla aggressione degli agenti esterni, tramite la secrezione di istamina e serotonina, influenzata dal sistema nervoso.

IPODERMA
È lo strato cutaneo più profondo e, dal punto di vista anatomico, non appartiene alla pelle, ma ne condivide le funzioni. È costituito da particolari cellule, dette adipociti, al cui interno vi sono per lo più trigliceridi. Ha una struttura spugnosa, che unisce la pelle ai muscoli e alle strutture sottostanti, ed è preposto alla protezione degli organi interni, all’isolamento termico e alla funzione di riserva nutritiva. Dà un importante contributo al modellamento della forma corporea.

EPIDERMIDE Strati cellulari sovrapposti (dall’interno verso l’esterno: basale, spinoso, granuloso, lucido, corneo)
Funzioni Protettiva – Termoregolatrice – Emuntoria
DERMA Fibre collagene ed elastiche – Fibroblasti
Funzioni Nutritiva – Supporto – Secretiva – Sensoriale
IPODERMA Cellule ad alto contenuto lipidico (adipociti)
Funzioni Ammortizzatrice – Termoregolatrice – Riserva nutritiva – Isolante
ANNESSI CUTANEI Vasi sanguigni – Ghiandole sebacee e sudoripare – Terminazioni nervose – Follicoli piliferi
Funzioni Protettiva – Sensoriale – Emuntoria – Termoregolatrice
COMPOSIZIONE MOLECOLARE ACQUA (67-70%) – PROTIDI (enzimi, amminoacidi, collagene, elastina – 20-27%) – LIPIDI (trigliceridi, acidi grassi, fosfolipidi – 2-3%) – GLUCIDI (glucosio, mucopolisaccaridi, glicogeno – 0,3-0,5%) – VITAMINE (A,E,F,C) – MICROELEMENTI (rame, zinco, magnese) – ORMONI
STRUTTURE BIOLOGICHE CELLULE – SOSTANZE EXTRACELLULARI FIBROSE (collagene, elastina) – SOSTANZE EXTRACELLULARI AMORFE (G.A.G.)

Print Friendly, PDF & Email

Pubblicato da Delta X

Mi piace scrivere praticamente da quando ero bambina, ho tanti interessi che però non includono i Social, al virtuale preferisco il reale.

Translate »