Jojo Moyes – Io Prima di Te

Beh ragazze e ragazzi, cominciare questa recensione non è per niente facile, vorrei rendervi partecipi di quello che mi è successo quando ho chiuso il libro appena finito, ma non posso, voglio assolutamente lasciarvi il sacrosanto diritto di scoprire il finale da sole.
Il libro in questione è “Io prima di te”, comprato qualche settimana fa, in maniera impulsiva. Perché impulsiva? Perché l’ho acquistato soltanto per la copertina. So che non è un modo convenzionale e corretto di scegliere i libri, ma a volte mi capita, in libreria, di farmi ispirare dalle copertine ed ecco che mi ritrovo alla cassa con il libro dalla copertina irresistibile.

Ma andiamo con ordine, vi racconto un po’ del romanzo:

Louisa, ha 27 anni e non ha mai messo il naso fuori dal suo paesino e dal bar in cui lavora, è fidanzata da 7 anni con Patrick, un ragazzo che si può considerare normale se non fosse ossessionato dallo sport.

Dopo aver perso il lavoro inaspettatamente, Louisa si trova spiazzata, non sa bene chi è e soprattutto non sa cosa vuole. Trova fortunatamente un nuovo lavoro che consiste nel fare da assistente ad un uomo di 35 anni, tetraplegico. Will, è questo il suo nome è stato prima di quell’incidente un uomo ricco, ricchissimo, affascinante e di successo, a volte anche spietato per concludere gli affari migliori.

Louisa comincia a frequentare la casa di Will Traynor tutti i giorni e, se il buongiorno si vede dal mattino, i sei mesi pattuiti dal contratto non sarebbero stati sicuramente i migliori.

Will, risulta fin da subito silenzioso e le poche volte che si decide a parlare è per fare un’ unica richiesta, quella di essere lasciato solo oppure per esprimere qualche parere velatamente acido alla povera Louisa, che sopportava tutto il suo malumore, solo per lo stipendio che era molto più alto di quello che poteva aspettarsi in qualsiasi altro posto.

Louisa, con tutta la sua “chiacchiera” riesce piano piano a trovare qualche punto di incontro e soprattutto riesce ad alleviare, per quel che può, la noia delle giornate di Will. Inconsapevolmente giorno dopo giorno Louisa, conosce alla perfezione il corpo e i bisogni di Will. Entrano in sintonia e i momenti passati insieme diventano sempre più piacevoli.

Una normale mattina in cui Lou si dedica ai lavori domestici, le capita di ascoltare involontariamente un discorso che la madre di Will e sua sorella intrattengono. Ecco che il sangue nelle vene di Lou si gela ad udire quelle parole: Will vuole andare all’estero per morire. Esatto, morire. Lou torna a casa sconvolta per poi non tornare più alla villa dei Traynor, l’unica cosa che lascia è una lettera con cui rassegna le sue immediate dimissioni.

 Passano alcuni giorni di crisi nera per Lou, forse perché sente di essere partecipe all’uccisione di un uomo, forse perché Will non è semplicemente l’uomo tetraplegico al quale fa da assistente o forse c’è di più.

Lou allora con l’appoggio della sorella alla quale racconta tutto, comincia nel suo progetto di persuasione. Lou infatti pensa che facendogli vivere la vita a tutto tondo, Will possa cambiare idea.

Lou torna determinata più che mai, all’inizio però non tutto va come desidera, infatti le prime uscite si dimostrano un vero fallimento.

 Man mano che i giorni passano Lou sente sempre di più la pressione perché ce la sta mettendo veramente tutta per far passare a Will giorni indimenticabili, ma purtroppo la polmonite di Will mette un freno momentaneo al progetto.

 Una volta passata la malattia  Will e Louisa, partono per la bellissima spiaggia delle Maldive. Viaggio che non lascerà i due protagonisti come sono arrivati, un equilibrio che era precario si è spezzato definitivamente (nel senso buono del termine)  e  nessuno dei due sarà più lo stesso.

Io mi fermo qui con il riassunto della storia e lo faccio volutamente perché non voglio assolutamente svelare o far percepire il minimo indizio per capire cosa deciderà di fare Will.

Allora, questo libro, pur non essendo del genere che prediligo, mi ha catturata, non fin da subito però. Quello che mi ha bloccata all’inizio è  un ricordo che inconsapevolmente è riaffiorato, quello di un film molto bello che hanno trasmesso qualche settimana fa in TV , ma che avevo già visto “Quasi amici”. Il paragone è stato inevitabile, man mano che però andavo avanti nella lettura, il racconto si distanziava sempre di più dalla trama del film che prima vi ho citato.

La lettura è molto fluida e semplice, i personaggi crescono con la storia, li vediamo evolversi e cambiarsi l’un l’altro.

Ora per esempio, sto pensando a cosa posso dirvi, quello che penso su questa lettura è che, anche se non rientra nella tipologia di romanzi che preferite, magari le storie d’amore vi annoiano anche, questo sicuramente vi stupirà, perché poco spazio viene dato allo sviluppo della storia d’amore, ma pur sviluppandosi in meno di 50 pagine vi rimarrà nel cuore e negli occhi con mille lacrime da versare.

Viene poi toccato un tema molto delicato come quello dell’eutanasia, ognuno di voi avrà il suo pensiero a riguardo e io non voglio entrare in merito, vi dico solamente che anche se viene toccato questo tema così importante, l’autrice lo tratta con molta delicatezza senza lasciar trasparire il suo giudizio, come se lasciasse a voi la possibilità crearvene uno vostro.

Io ammetto di essere una persona che si commuove facilmente e questo libro ha sicuramente contribuito a renderlo ancora più semplice.

“Io prima di te” non è il solito libro che racconta di una storia d’amore banale e mielosa, la trama si sviluppa giorno per giorno, cresce con i personaggi fino ad arrivare alla fine con un messaggio da leggere fra le righe.

Quale messaggio? Questo rimane a voi da scoprire!

Buona Lettura!