Castello di Edimburgo

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La storia del Castello di Edimburgo coincide essenzialmente con la storia della Scozia. La prima documentazione della rocca risale a poco prima del 600 d.C., periodo in cui i guerrieri dei Gododdin, raccolti intorno al loro re, sulla “roccaforte di Eidyn”, brindarono giurando di morire al servizio del loro signore. Così accadde: dopo l’ennesima scorreria, i Gododdin furono inseguiti dagli Angli, Din Eidyn fu assediata e conquistata e sembra che da quel momento (638 d.C.) il sito prese il nome che avrebbe poi mantenuto per sempre, Edimburgo.

E’ però solo alla fine dell’XI secolo che a Edimburgo comparirà per la prima volta un castello reale, a seguito della vittoria di re Malcom II che, nel 1018 sconfisse gli inglesi nella battaglia di Carham.

All’epoca di Davide I (1124-1153) in cima alla rocca c’era già un ricco maniero, che serviva come residenza reale, magazzino e prigione. Al re risale inoltre, molto probabilmente, il più antico edificio sopravvissuto sulla rocca, la piccola cappella romanica dedicata a sua madre, che fu canonizzata come Santa Margherita nel 1250.

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Cappella di Santa Margherita, Castello di Edimburgo.

Nel 1296 re Edoardo I d’Inghilterra invase la Scozia e il castello di Edimburgo cadde nelle sue mani. Dopo la morte del re inglese nel 1307, la stretta dell’Inghilterra si indebolì e, nel 1314, un attacco notturno a sorpresa, condotto da Sir Thomas Randolph portò alla riconquista del castello.

Le ostilità ripresero nel 1329 e nel 1335 il maniero tornò a essere sotto il dominio inglese. Furono costruite fortificazioni imponenti, che a nulla valsero contro l’audace assalto del 1341 a opera di Sir William Douglas. Grazie a un abile stratagemma, gli uomini di Douglas, travestiti da mercanti, riuscirono a insinuarsi nel castello, dove furono raggiunti da un altro gruppo più numeroso di armati nascosti nelle vicinanze. L’esito della vicenda si tinse di toni macabri: il castello, infatti, fu riconquistato ma quasi tutti gli uomini della guarnigione inglese furono barbaramente uccisi.

Non è questo il solo avvenimento nefasto di cui il castello fu teatro. Nel 1440 si consumò infatti uno degli episodi più infami della storia di queste mura: la “cena nera”. Giacomo II, erede legittimo al trono ma troppo giovane per esercitare la sua sovranità, era sotto la tutela di Sir William Douglas. Approfittando della sua posizione di potere, Crichton invitò il sesto conte di Douglas insieme al fratello minore a cenare con il re al castello e, dopo il banchetto, fece portare a tavola davanti al conte una testa di toro, simbolo di condanna a morte. I Douglas furono quindi processati sommariamente con l’accusa di tradimento e decapitati nel cortile del castello.

Oggi, sebbene venga utilizzato ancora come quartier generale dell’esercito, il castello di Edimburgo è soprattutto un’attrazione turistica. Sono migliaia le persone che visitano ogni anno questo monumento, anche per ammirare la leggendaria “Stone of Destiny”, la pietra del destino sulla quale venivano incoronati i re scozzesi, o le insegne reali, i famosi “gioielli della corona”; chi entra nel castello di Edimburgo lo fa soprattutto per “respirare” la storia della Scozia.

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La Pietra del Destino e le Insegne di Scozia

 

Per arrivare al cuore del castello medievale, nella parte più alta della rocca, poiché le fortificazioni mediane furono sviluppate solo a partire dal XV secolo, bisogna raggiungere le fortificazioni superiori, oltrepassando la porta di Foog.

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Porta di Foog

Questa è una struttura di cui non si conosce né la datazione né l’origine del nome, si sa con certezza solo che in tempi più antichi l’accesso alle fortificazioni superiori era garantito dalla ben più impervia Scala Lunga (Lang Stairs), composta da circa 70 gradini.

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Lang Stairs

La fornitura d’acqua alle fortificazioni superiori era assicurata dal pozzo anteriore, ancor oggi esistente, con una portata d’acqua di 11.135 litri, appena sufficiente a colmare il fabbisogno di una guarnigione in tempo di assedio.

Arrivando nella Piazza della Corona, risalente al XV secolo, ci si imbatte al Palazzo Reale, il cui aspetto attuale è frutto di una lunga serie di modifiche operate nel corso dei secoli. Ed è qui, nella Stanza della Corona, al primo piano, che vengono conservate ancora le Insegne di Scozia, le insegne regie più antiche che siano sopravvissute in tutto il Regno Unito.

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Pubblicato da Delta X

Mi piace scrivere praticamente da quando ero bambina, ho tanti interessi che però non includono i Social, al virtuale preferisco il reale.

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