Gli Oli Essenziali (Parte Seconda)

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Nel precedente articolo avevamo iniziato a parlare di oli essenziali e con questo di oggi vorrei parlarvi di qualche altro olio essenziale e delle sue proprietà cosmetiche.

Come ho già scritto, mi limiterò a una descrizione delle caratteristiche dal punto di vista cosmetico perché non è a mio avviso questa la sede per trattare la parte inerente la salute né, tanto meno, ritengo che possa essere trattata da chi non sia uno studioso o un professionista della materia stessa.

Oli EssenzialiOlio Essenziale di Rosmarino: ha un profumo balsamico e quasi pungente che poco ricorda la pianta originaria. Per ottenere l’olio di rosmarino, a differenza di altri oli, si utilizza tutta la pianta.

La sferzata dell’olio di rosmarino è una panacea per la pelle spenta e poco tonica, ha quindi un’azione antietà e infatti aiuta anche a ridurre le macchie scure dovute all’invecchiamento.

È poi un tonico del cuoio capelluto con un effetto rinvigorente e perfino antiforfora.

Oli EssenzialiOlio Essenziale di Limone: è un’altra essenza di quelle immancabili per chi vuole avvicinare l’aromaterapia, proprio per la ricchezza dei principi attivi e il contenuto di vitamine.

Come tutti gli agrumi macchia la pelle se applicato prima di esporsi al sole, ma per il resto è una sostanza con poche  controindicazioni.
È una sostanza preziosa per la pelle, chi non ha più vent’anni può sfruttare la sua capacità di schiarire le antiestetiche macchie brune e anche per prevenire le rughe.

Chi invece soffre di acne e seborrea può utilizzarlo per regolarizzare le funzioni dell’epidermide.

Olio Essenziale di Rosa: occorrono cinque tonnellate di petali per ottenere un chilo di olio essenziale, trenta rose sono a malapena sufficienti per una goccia. Non stupisce quindi che il prezzo di questa essenza sia così alto. Eppure l’olio essenziale di rosa, che sia quello più rotondo e pesante della rosa damascena o quello più chiaro della centifoglia, ripaga ogni esborso.

È uno degli oli più preziosi per la cura della pelle, soprattutto per quelle secche. Combatte le rughe e l’invecchiamento cutaneo, tonifica, illumina, cura gli eczemi e riduce la couperose. Impossibile non averlo se si ha a cuore la bellezza della pelle del viso, del collo, delle mani e anche del corpo.

Olio Essenziale di Incenso: nutre corpo e spirito, porta con sé un’energia mistica frutto di millenni di storia e di religioni: a partire dalla Mesopotamia, per arrivare agli Egizi, agli Ebrei, fino alla chiesa sotto casa.
È la principale essenza antirughe.

Qualche goccia del suo profumo penetrante aiuterà a rallentarne la formazione, agendo contemporaneamente anche sulle imperfezioni cutanee che si presentano dopo la menopausa.
È in generale un olio essenziale amico della pelle di cui migliora l’aspetto e la morbidezza.

Olio Essenziale di Mandarino: allegro come l’arancio, ma più dolce e meno penetrante, il mandarino non ha soltanto un soavissimo aroma, è anche più leggero e meno irritante rispetto agli altri agrumi, per questo è ben tollerato anche dai bambini.

Migliora il tono della pelle perché stimola la circolazione locale ed è efficace contro le smagliature.
Si consiglia di utilizzarlo aggiunto all’olio di mandorle o di jojoba o al burro di karitè di cui potenzia gli effetti.

Olio Essenziale di Menta: è la freschezza fatta pianta, attenti però a non esagerare perché è un’essenza molto potente e se assunta in alte dosi può dare un senso di ebbrezza ed essere moderatamente tossica.

Essendo un antisettico del cavo orale ed avendo un aroma particolarmente intenso e gradevole, può essere usato come colluttorio per prevenire infezioni al cavo orale e l’alito cattivo.
Una goccia di essenza in un bicchier d’acqua, e magari una puntina di clorofilla, possono fare miracoli.

Come voi ben saprete, le piante sono utilizzate fin dagli albori della storia dell’uomo per allietarlo, curarlo, abbellirlo, e per ingraziarsi gli dei. La storia delle essenze ha avuto inizio con la scoperta del fuoco e che alcuni legni, erbe o fiori, se bruciati, emanavano soavissimi profumi.

Tutte le antiche civiltà, bruciavano essenze e si spalmavano sul corpo oli profumati e pomate.  Fu il grande medico-scienziato musulmano Avicenna, a mettere a punto l’alambicco per la distillazione in corrente di vapore.

Durante il Rinascimento, la distillazione delle essenze andò a mescolarsi con le ricerche alchemiche e il più grande medico dell’epoca, Paracelso, cercò di distillare l’anima delle piante.

Nel ‘700 il botanico Linneo metteva a punto una classificazione così accurata del regno vegetale, da venir utilizzata ancor oggi.

L’aromaterapia moderna nasce però agli inizi del ‘900 e uno dei padri fondatori è senza dubbio René Maurice Gattefossé.
Chimico di formazione, ha diretto l’omonima azienda paterna durante la prima metà del ‘900.  La sua ambizione è stata quella di unire la chimica moderna alla conoscenza ancestrale dei poteri delle piante.

In tempi più recenti è stato il medico Jean Valnet a dare un altro contributo essenziale alla riscoperta degli oli essenziali.
Il suo libro Aromathérapie del 1964 riporta numerosi casi di cure efficaci grazie alle virtù delle piante.

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Pubblicato da Delta X

Mi piace scrivere praticamente da quando ero bambina, ho tanti interessi che però non includono i Social, al virtuale preferisco il reale.

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