Castello di Masnago

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Il Castello di Masnago (frazione del comune di Varese) è un complesso architettonico frutto di stratificazioni avvenute in epoche diverse: al Medioevo appartiene la torre, elemento primitivo; quattrocentesco è il corpo di fabbrica che ad essa si appoggia, famoso per i suoi interni affrescati; di definizione più recente, sei-settecentesca, è infine l’ala che, inseritasi sulle preesistenti strutture del fortilizio medievale, conferisce all’impianto, un tempo difensivo, l’aspetto di una vera e propria dimora di campagna.

Castello di Masnago

Il Castello nel XV secolo era di proprietà della famiglia Castiglioni, originaria di Castiglione Olona.
Nel Settecento il Castello diventò luogo di villeggiatura estiva per il marchese Giuseppe Castiglioni e la consorte Paola, nata
Litta. Con l’estinzione della casata dopo la morte del marchese Paolo Castiglioni Stampa all’inizio del XX secolo, il Castello
passò ad un ramo femminile e nel 1934 venne venduto al varesino Angelo Mantegazza. Ereditato dalla famiglia Panza
negli anni ’60, è stato dalla medesima ceduto al Comune di Varese nel 1981 che nel 1995 lo ha adibito a Civico Museo
d’Arte Moderna e Contemporanea.

Castello di Masnago

Gli affreschi del Castello di Masnago sono noti soprattutto per i cicli databili intorno alla metà del 1400, ospitati nella Sala degli Svaghi e nella Sala dei Vizi e delle Virtù. Scoperti nel 1938, costituiscono un complesso decorativo peculiare e molto affascinante.

Gli affreschi si collocano nella tradizione del Gotico Internazionale, stile diffuso tra la fine del ‘300 e la metà del ‘400 nelle corti di tutta Europa ed in Italia.
Di questo clima cortese risente in particolare il ciclo della Sala degli Svaghi, così chiamata perché in essa sono dipinte, in un
unico ed ininterrotto contesto paesaggistico, immagini raffiguranti i passatempi di corte.
Posta al piano nobile, simmetrica rispetto alla Sala degli Svaghi, vi è la Sala dei Vizi e delle Virtù, una grandiosa decorazione
dalla singolare iconografia di ispirazione filosofica e morale: l’argomento trattato è il “rapporto e il confronto” tra Vizi e
Virtù, in cui la Virtù e raffigurata sempre al centro della scena affiancata dai due opposti vizi. Questo argomento allegorico
e didascalico è attinto dalla trattatistica medievale.

Un affresco della Sala dei Vizi e delle Virtù

Il Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea

Il Castello di Masnago, aperto al pubblico nel 1990, è sede dal 1995 di alcune delle collezioni storico-artistiche permanenti dei Civici Musei di Varese.

Nucleo portante delle raccolte sono le donazioni pervenute ai Civici Musei nel corso dell’ultimo secolo grazie alla lungimiranza
di alcune tra le più illustri famiglie varesine. Le donazioni Bolchini De Grandi, Bonazzola o quella più recente della famiglia Villa, per citare solo le più consistenti, sono venute a configurare nel tempo un interessante spaccato del gusto e della cultura collezionistica locale, specie ottocentesca e del primo Novecento (Girolamo Romanino, Francesco Hayez, Giuseppe Bertini, Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Giuseppe Pellizza detto da Volpedo, Giacomo Balla).

La grande stagione pittorica seicentesca e settecentesca, le cui tracce tuttora fanno da fitta trama al tessuto della città è documentata dalle opere di Giulio Cesare Procaccini, Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone, Pietro Antonio
Magatti. Incisiva è anche la sezione storica del Novecento varesino rappresentata da interessanti artisti legati al territorio quali Giuseppe Montanari, Innocente Salvini, Domenico De Bernardi e Leo Spaventa Filippi.

Con la sezione contemporanea i Civici Musei varesini hanno potuto aggiungere al proprio patrimonio anche significativi
lavori di alcuni tra i maggiori protagonisti degli ultimi 50 anni: da Legnaghi a Baj, da Sangregorio a Valentini, da Guttuso a
Bendini; e ancora, tra gli altri, Tavernari, Benati, Bodini, Cassani, Dadamaino, Ghinzani, Morandini, Olivieri, Tadini, Munari,
Vaccari.

Castello di Masnago
La scalinata del Castello

Come Arrivare:

In Auto: Autostrada dei Laghi (A8) fino a Varese, seguire “Castello di Masnago” (parcheggio consigliato in Via
Monguelfo, adiacente all’ingresso del parco).

Mezzi pubblici: linea Milano-Varese delle FS e delle Ferrovie Nord; dalla stazione di Varese linee E-P.

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Pubblicato da Signorina Bloggy

Blogger Le mie passioni principali sono viaggiare, leggere libri e guardare film, la cosmesi, le fiere e tanto altro ancora.

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