All’inizio del film lo vediamo aggirarsi un una splendida e disordinata camera d’albergo che più triste non potrebbe essere. Franny è solo e disperato, dipendente dalla morfina per alleviare un dolore che prova da cinque anni, da quando quel tragico evento gli ha portato via le splendide persone che considerava la sua famiglia, una coppia per la quale provava stima e affetto profondi.
Conosciuto in tutta Philadelphia come un eccentrico benefattore (proprietario di un ospedale in cui fa spesso visita ai bambini ricoverati), Franny è vanitoso e divertente, sicuramente sopra le righe ma la sua dipendenza dalla morfina e le frequenti crisi di astinenza lo rendono spesso depresso e irascibile, situazione dalla quale non riesce ad uscire.
E’ durante uno dei suoi momenti più bui che ricompare Olivia, la figlia della coppia di amici che da cinque anni aveva fatto perdere le sue tracce, gettando ancora di più Franny nello sconforto della solitudine.
Olivia è ora adulta e serena accanto al marito dal quale aspetta un figlio e rivede ora con affetto lo strampalato “zio” ignara del dramma che lui vive da quel tragico giorno.
Per Franny è un’occasione per redimersi ai suoi occhi con dimostrazioni di generosità al limite dell’invadenza, convinto di poter ricostruire la loro vita perduta. Dal lavoro in ospedale per il marito all’acquisto della grande casa in cui la ragazza visse con i suoi genitori, sono per Franny gesti spontanei di affetto che gli consentono di riavere almeno un po’ di pace dai ricorrenti incubi che lo tormentano.
Franny però non ha limiti, non ha senso della misura. Si comporta come un bambino viziato per cui tutto è possibile, senza avere la sensibilità di capire davvero cosa sia giusto o sbagliato.
Opera prima del regista italo-americano Andrew Renzi, è un film a basso budget che offre a Richard Gere la possibilità di esprimere tutte le sue doti drammatiche. L’ex American Gigolo, classe 1949, ormai da diversi anni libero dal cliché del sex symbol che ha caratterizzato per diverso tempo la sua folgorante carriera, convince come mai prima d’ora per le sue doti recitative.
Il film è Richard Gere, mentre gli altri interpreti (Dakota Fanning e il giovane e interessante Theo James) sono uno sfondo che la sceneggiatura non contribuisce a valorizzare, costruita com’è intorno all’unico vero protagonista.
- Titolo: Franny
- Genere: drammatico
- Anno: 2015
- Regia: Andrew Renzi
- Interpreti: Richard Gere, Dakota Fanning, Theo James
