Wulf Dorn – Il Superstite

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Il Superstite - Wulf DornCari lettori,

per inaugurare il mio primo articolo su questo blog voglio parlarvi di uno psico-thriller letto di recente, da cui non mi aspettavo molto e che invece mi ha entusiasmata: “Il superstite” di Wulf Dorn.

L’ho divorato in pochissimi giorni (se non sbaglio giusto un paio) e mi è talmente piaciuto che subito dopo sono andata ad acquistare un altro suo libro: “La psichiatra” (che ho anche già letto e che vi consiglio!).

Quando si va a recensire questo genere di lettura, le cose che si possono dire senza svelare troppo e senza eliminare la suspense che lo caratterizza non sono molte, ma proverò ad essere chiara ed esaustiva ugualmente.

La trama per quanto riguarda le linee generali è abbastanza semplice: il protagonista Jan Forstner, nonostante siano passati ben ventitré anni dall’accaduto, continua a vivere nell’angoscia per la scomparsa del fratellino Sven, di cui si ritrovarono solo un paio di mutandine nel parco.

La vita di Jan si riassume tutta in quella notte, di cui non gli rimarrà null’altro che una registrazione dove sono incise le ultime parole del fratellino: “Quando torniamo a casa?”.

Da quel giorno, lo stesso in cui perse anche il padre a causa di un incidente, il suo senso di colpa non avrà mai pace: diventerà psichiatra, si specializzerà in criminologia e comincerà la sua ricerca nella mente di assassini e pedofili per scoprire cosa possa essere successo quella notte a Sven.

Ed è proprio questa ricerca che lo porterà al punto di partenza: Waldklinik, la clinica dove lavorava il padre e dove d’ora in avanti lavorerà anche lui.

La condizione che gli viene imposta è solo una: lasciare che il passato rimanga tale.

La storia è una concatenazione di fatti nuovi e vecchi, di scoperte impensabili, di incidenti (forse un pochino troppi), di ricordi e di flashback che aggiungono sempre maggiori misteri alla trama. E’ un libro che ti lascia con il fiato sospeso, da cui non riesci a staccare gli occhi. E’ un piccolo viaggio all’interno della mente umana che fa capire quanto i ricordi possano essere capaci di tormentarci e come possano influenzare la nostra vita presente.

La rosa dei personaggi è abbastanza ampia in modo da permettere all’autore di giocare lasciandoti qualche segnale qua e là, per farti credere di aver trovato l’assassino e per poi stupirti alla fine con il colpo di scena.

Lo stile di Dorn è scorrevole, incalzante e di facile lettura, nonostante il genere psico-thriller non sia tra i più “leggeri”. Il sentimento predominante per tutte le 400 e più pagine (di cui nemmeno vi accorgerete) è infatti l’angoscia, che vi porterà, insieme al protagonista, nel suo viaggio nel passato e infine alla soluzione del caso.

Non nego che più volte durante la lettura mi sono ritrovata con il batticuore, nota sicuramente positiva perché implica quanto la storia mi abbia “presa”.

Se volessi riassumere il senso del libro in una frase opterei sicuramente per questa:

“Non importa quanto è passato. Non importa quanto tu sei cambiato. Il silenzio continuerà ad assordarti.”.

Ed è proprio nel silenzio che ci ritroviamo da soli con noi stessi e impariamo a conoscerci meglio. Non per altro nella nostra società la solitudine è una delle paure più comuni.

Dopo queste piccole riflessioni vi lascio con qualche dato tecnico.

L’autore è nato nel 1969 e vive in Germania. Ha studiato lingue e per anni ha lavorato come logopedista con pazienti psichiatrici. Ecco spiegata la sua predilezione per gli ospedali psichiatrici usati come teatro sia di questo romanzo, che di quello che vi ho citato sopra.

Il libro è facilmente reperibile sia in libreria che in vari siti; in ebook al prezzo di 6,99 e in cartaceo al prezzo di 12,00 euro.

Sperando di avervi incuriosito almeno un po’…

…vi saluto.

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Pubblicato da Altri Autori Vari

Gli articoli scritti sotto il nome Altri Autori Vari, sono stati scritti da uno dei tanti bloggers che sono transitati sul nostro Blog, scrivendo magari anche solo un articolo, quindi non hanno una loro sezione dedicata ma hanno comunque collaborato al nostro Blog.

2 Risposte a “Wulf Dorn – Il Superstite”

  1. Ho letto questo libro e mi è piaciuto, ora sto per leggere l’ultimo ma il mio preferito resta La Psichiatra. Sei davvero molto brava a recensire i libri, a far capire la trama e l’atmosfera, complimenti!

    1. Concordo, La Psichiatra è anche per me il migliore! Mi era soprattutto piaciuto il colpo di scena finale, molto più accentuato e “sconvolgente” di questo a parer mio. Ho in scaffale pure io l’ultimo dei sui libri e in lettura Follia Profonda, di cui non si parla molto. Te l’hai letto?
      Sto inoltre finendo ora su questo genere: L’Ipnotista di Kepler.
      Grazie mille per il commento cara, non avevo mai recensito un libro e spero di migliorare.

I commenti sono chiusi.

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