Un weekend nelle Langhe

Share

Questa volta vorrei parlavi di una zona storica del Piemonte, situata a cavallo delle provincie di Asti e Cuneo: le Langhe.

Cartina delle LangheLe colline delle Langhe sono caratterizzate da un percorso che si alterna tra salite e discese tra i vigneti più preziosi del Piemonte: è il regno del Barolo ma non mancano altri vini importanti quali il Nebbiolo, il Dolcetto e la Barbera. In un’area di pochi chilometri si trovani tutti i borghi più famosi della zona, in un succedersi di antiche torri medievali e manieri, immersi tra le distese di vigneti coltivati.

L’itinerario che vi sto per proporre potrebbe essere tranquillamente definito di tipo enogastronomico ed è pensato per essere effettuato nell’arco di due giornate, di modo da poter sfruttare a meglio un intero weekend per visitare tranquillamente la zona e gustare le numerose specialità gastronomiche che questa regione offre.

Alba - via Cavour
Alba – via Cavour

Il primo giorno si Arriva ad Alba che è anche il capoluogo di quest’area. La cittadina fu un antico insediamento romano e si sviluppò soprattutto in epoca medievale e la struttura del suo centro storico e il profilo rosseggiante delle sue torri ne sono la chiara testimonianza. Da vedere sicuramente la centrale via Cavour, con numerosi esempi di architettura medievale, ci porta sino alla piazza del Duomo: accanto alla cattedrale gotica sorge il palazzo del Comune, costruito su mura romane. Attorno a questi edifici si sviluppa il centro storico, con via Vittorio Emanuele, la principale strada commerciale della città, fiancheggiata da torri medievali. Qui potete fare i vostri acquisti, specialmente quelli enogastronomici, scegliendo tra i vini della zona, i famosi tartufi, gli squisiti formaggi (tra cui vorrei ricordare la robiola di Roccaverano) e la tipica torta di nocciole.

Roddi
Roddi

A pochi chilometri da Alba si raggiunge Roddi, un attraente borgo medievale arroccato sulla sommità di una collina, dominata da un castello del XV secolo, che deve la sua fama alla presenza di una scuola speciale, unica al mondo, per cani da tartufo.

Proseguendo verso il cuore delle Langhe si arriva a Verduno e al suo caratteristico castello settecentesco, particolare curioso di questo castello è che, totalmente circondato da vigneti, fu acquistato da re Carlo Alberto di Savoia che volle diventare egli stesso produttore di vino. Oggi il castello è di proprietà privata e al suo interno vi trovano posto un albergo ristorante, un agriturismo molto carino e accogliente e una cantina vinicola che continua la tradizione coltivando i vigneti intorno al castello.

Da Roddi la strada sale dolcemente verso la cima della collina, disegnando ampie curve che si allargano sui vigneti sempre più estesi, che ci annunciano l’ingresso nella regione del Barolo. La Morra è uno dei paesi più celebri, in origine era un castello che, nel Cinquecento, venne distrutto dagli abitanti su imposizione dei dominatori francesi. Sugli antichi spalti oggi si sale a passeggiare e ad ammirare un panorama straordinario: metà Piemonte è disteso davanti al visitatore, in un susseguirsi di colline, borgate, castelli e torri di guardia. 

Le Antiche Cantine dell’Abbazia dell’Annunziata sono una delle aziende più famose della zona e in alcuni locali, è stato allestito un piccola ma interessante museo dedicato alla vite e al vino, con utensili per il lavoro in campagna, vasi vinari di differenti epoche, documenti sulla storia dei vari vini albesi.

Castello di Barolo
Castello di Barolo

Proseguendo lungo il nostro itinerario arriviamo a Barolo, da cui prende il nome uno dei più nobili vini piemontesi. Nel mutevole aesaggio collinare delle Langhe, le case del paese si stringono attorno al maestoso castello che fu residenza dei marchesi Falletti. La storia del vino Barolo è nata qui, quando una marchesa della famiglia incaricò un celebre enologo francese di dare un nuovo indirizzo alle tecniche di lavorazione del vino prodotto nelle sue vaste tenute. Oggi nel castello ha sede l’enoteca regionale e, sempre nello stesso palazzo, si può visitare il Museo della Civiltà Contadina, che raccoglie oggetti e attrezzi antichi.

Poco distante da Barolo si trovano Novello e Monforte d’Alba che rappresentano gli estremi bastioni meridionali delle terre del Barolo. Novello nacque nel Medioevo come baluardo difensivo intorno al castello che, rifatto nell’Ottocento, è attualmente di proprietà privata ed è stato trasformato in un Hotel.

Castello di Novello
Castello di Novello

Il castello fu progettato dall’architetto G.B. Schellino di Dogliani, importante esponente piemontese, insieme agli architetti P. Palagi e E. Melano. L’attuale costruzione fu voluta dalla Signora Maria Allara Nigra, donna colta e scrittrice dilettante. Si affidò al gusto e alla preparazione di G.B. Schellino, autodidatta, amico dell’architetto Alessandro Antonelli. A Monforte d’Alba (il suo nome già ci rivela la sua funzione strategica) invece, il castello è di epoca settecentesca.

Tartufi
Fiera del Tartufo di Alba

A questo punto, dopo esservi gustati un buon pranzetto, accompagnato da un buon bicchiere di vino e magari assaggiando qualche specialità a base del famoso tartufo, per rientrare ad Alba avete due possibili strade da prendere.

La prima scende su Castiglione Falletto, con il castello a tre torrioni angolari e uno centrale, che permette un colpo d’occhio su altri castelli delle terre del Barolo.

castello-di-serralunga
Castello di Serralunga d’Alba

La seconda è più lunga ma decisamente più panoramica, sempre immersa tra i vigneti, passa per Serralunga d’Alba; qui il castello di epoca medievale è uno dei più interessanti della zona, dalle forme slanciate, è di proprietà pubblica e merita una visita. La strada scende poi a fondovalle e appaiono, in tutta la loro imponenza, la distesa dei vigneti dei Tenimenti di Barolo e Fontanafredda.

Quasi alle porte di Alba, una breve deviazione ci porta a Grinzane Cavour e al suo castello che era la residenza di campagna del conte di Camillo Benso di Cavour. Oggi l’intero castello è un museo dedicato ai vini e ai prodotti dell’albese. In alcune sale sono raccolti cimeli di Cavour e testimonianze legate al tartufo e alle principali attività artigianali della regione.

Print Friendly, PDF & Email

Pubblicato da Signorina Bloggy

Blogger Le mie passioni principali sono viaggiare, leggere libri e guardare film, la cosmesi, le fiere e tanto altro ancora.

9 Risposte a “Un weekend nelle Langhe”

  1. Wow Sam! Che bell’itinerario! E pensare che questi posti lo ho vicino a casa e non li ho mai visitati come si deve. Urge gitarella, magari in moto, specialmente a Roddi e Verduno che dalla tua descrizione sono quelli che mi hanno incuriosita di più 😉

  2. Ciao Sam come sempre ottimo articolo.. Descrivi così bene che sembra essere li 🙂 andrei li per 2 cose.. Il barolo con il quale ci faranno un risotto ottimo e Cavour.. Che fin da bambina adoro :))) baci

  3. Il bello di questa zona è che è bellissima sia in primavera/inizio estate che in autunno, quando le vigne si tingono dei mille colori autunnali 🙂

  4. Io ci andrò di certo a settembre, così vado di risottino con tartufo e un buon vinello per accompagnare il tutto!

  5. Che posti fantastici! Ci porterò senza dubbio la mia fidanzata visto che lei adora i castelli e questi ci mancano nell’elenco di quelli già visti

  6. Che bellissimo articolo! Fai proprio venire voglia di andarci, magari in un bel weekend in autunno!
    Grazie

    Katia

I commenti sono chiusi.

Translate »