Trekking in Val di Fassa e Fiemme

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Ho deciso di scrivere un articolo in questa sezione dedicata ai viaggi un po’ diverso da quelli pubblicati sino ad ora in quanto sarà dedicato agli amanti del trekking e in particolare, le zone che ho scelto per questo primo articolo di una lunga serie per gli appassionati di questo sport, sono le splendide Val di Fassa e Val di Fiemme in Trentino Alto Adige.

Parto dal presupposto che chi deciderà di intraprendere questi percorsi sia già persona abituata a fare trekking che di conseguenza sappia già qual’è l’abbigliamento adatto per questo tipo di escursioni ma, nel caso ci siano anche dei neofiti incuriositi da questi percorsi, faccio un piccolo elenco di cose basilari per questo tipo di attività:

  • per prima cosa occorre scegliere un itinerario adatto alle proprie capacità e al proprio allenamento, non pensiamo di metterci a fare un cammino mediamente impegnativo, il cui tempo di percorrenza medio è di tre ore, se siamo persone che anche per andare al bar che sta a 200 metri da casa ci andiamo in auto. In questo caso sarà meglio scegliere qualcosa di meno impegnativo e specialmente di più breve per iniziare.
  • altra cosa fondamentale è l’abbigliamento, indossate capi pratici (non si va in centro a fare un giro quindi l’abbigliamento non deve essere bello o di tendenza ma funzionale e adatto allo scopo) e delle calzature idonee ovvero gli scarponcini da trekking, non pensate di andarci con un paio di scarpe da ginnastica normali con suola liscia perché riuscireste solo a farvi parecchio male. Male non farebbe avere con se anche i bastoncini da trekking.
  • Altra cosa fondamentale è guardare le previsioni meteo e avere la certezza che le condizioni climatiche siano buone e che non siano previsti temporali.
  • Portate con voi una cartina della zona, meglio se specifica con segnati i sentieri per il trekking e restate sempre sui sentieri segnalati, non andatevi a infilare in gallerie o grotte dove non sia consentito l’accesso e di cui non abbiate già preso informazioni. Sarebbe infatti auspicabile studiare il percorso prima di farlo e informarsi su eventuali cose da visitare nei dintorni e lungo l’itinerario stesso.
  • Evitate di andare a fare trekking da soli.

zaino

Veniamo a cosa non dobbiamo dimenticarci di mettere nel nostro zaino (si, zaino, non si va a fare trekking con la borsetta firmata – vi assicuro che ho visto anche questo durante una delle mie tante escursioni…):

  • una buona quantità di acqua nel vostro zaino
  • una torcia elettrica
  • la famosa cartina di cui ho parlato poco sopra
  • qualcosa da mangiare durante la giornata di leggero e magari qualche barretta energetica
  • un paio di occhiali da sole
  • un cappellino per ripararsi dal sole, in montagna è molto più forte che al mare o in città
  • una crema protettiva solare e uno stick labbra protettivo
  • una felpa, la temperatura può cambiare da un momento all’altro
  • uno spolverino o una giacca da pioggia (stesso motivo di prima)
  • se possibile un mini kit di pronto soccorso
  • un coltellino multifunzionale (il famoso coltellino svizzero per intenderci)
  • un paio di sacchetti di nylon per i rifiuti (guai a voi se li lasciate in giro!) e per proteggere la biancheria di ricambio in caso di pioggia
  • cellulare (non per farsi i selfie ma da usare in caso di necessità quindi non consumate tutta la batteria, per fare le foto portate una macchinetta fotografica).
  • fischietto (serve per attirare l’attenzione in caso di difficoltà)

Se dopo tutto questo lungo elenco non avete già cambiato articolo del blog, allora adesso veniamo agli itinerari che vorrei proporvi.

1° ITINERARIO: VAL SAN NICOLO’ – STRADA DEI RUSSI

Tempo di percorrenza: 2 ore circa
Difficoltà: facile – Dislivello: 276 m
Partenza: val San Nicolò, località Sauch (1.735 m)
Arrivo: Baita alle Cascate (2.011 m)

itinerario-1

La val San Nicolò si inoltra verso est da Meida, frazione di Pozza di Fassa. È una tipica valle dolomitica, ricca di boschi, pascoli
e prati, coronata verso sud dalle alte pareti rocciose del gruppo del Costabella. La valle si chiude ad est con punta di Col Ombert ed i passi San Nicolò e Pasché che danno accesso alla valle di Contrin e alla Marmolada.

Gli abitanti di Pozza la utilizzano da sempre come pascolo estivo perciò vi hanno costruito nel tempo numerose baite e fienili, oggi ancora ben conservati ed usati, anche se solo a scopo di svago e turismo.

Il nostro itinerario inizia dal parcheggio in località Sauch, raggiungibile in automobile da Pozza di Fassa.

Qui la valle si apre in una bella conca prativa punteggiata di baite. Si imbocca la strada ancora asfaltata e la si percorre per circa 2 km (40 minuti di camminata tranquilla); nei pressi di Baita Ciampié (dove troviamo anche bar e ristorante) la strada si fa sterrata e va percorsa per un ulteriore tratto (circa 500 metri – 10 minuti) fino a raggiungere uno spiazzo che ospita un monumento che raccoglie i nomi dei comandanti dei vari reparti schierati nella zona tra il 1915 e il 1916.

Baita Ciampié
Baita Ciampié

Lasciandosi alle spalle il monumento si imbocca il sentiero di destra seguendo le indicazione per le cascate e lo si percorre per circa mezzo chilometro, attraversando il torrente e inoltrandosi in un rado bosco di larici fino a raggiungere lo slargo prativo di Forcia.

Si prosegue per circa 500 m per raggiungere la Baita alle cascate (bar e ristorante, aperto solo d’estate). Poco prima della baita, attraversando il piccolo torrente si potrà raggiungere la “Strada dei Russi”, qui ridotta a semplice sentiero e, percorrendola,  in poco più di un’ora, si può rientrare al parcheggio di Sauch. In alternativa si può percorrere la stessa strada dell’andata.

strada-dei-russi

2° ITINERARIO: FORTE DOSSACCIO

Tempo di percorrenza: 3 ore
Difficoltà: facile – Dislivello: 350 m
Partenza: parcheggio del Parco Naturale di Paneveggio (1486 m)
Arrivo: forte Dossaccio (1838 m)

itinerario

Durante questo itinerario ci ritroveremo a visitare forte Dossaccio, costruito alla fine dell’800 dall’esercito austro-ungarico.
L’escursione parte dal Centro Visitatori del Parco Naturale di Paneveggio, Pale di San Martino, raggiungibile in automobile
attraverso la strada statale 50 che da Predazzo porta a passo Rolle.

Nei pressi dell’ampio parcheggio parte una strada forestale, che in pochi minuti conduce ad un bivio. Superato l’incrocio
con il sentiero che conduce alla malga e ai laghi di Bocche, proseguiamo tenendo la sinistra fino ad una spianata verdeggiante chiamata “Pian delle Carigole” (1.680 m).

Salita al Forte
Salita al Forte

Oltrepassato il pianoro e la baita, utile rifugio in caso di maltempo, si arriva al bivio con il sentiero che scende a Bellamonte
e forte Buso. Noi proseguiamo restando sulla sinistra e saliamo di qualche centinaio di metri fino a raggiungere il forte che si trova a un’altezza di 1.838 metri.

Forte Dossaccio
Forte Dossaccio

La posizione su cui sorge il forte è strategica: lo sperone roccioso permetteva di controllare tutta la valle del Travignolo e la strada che da passo Rolle scendeva verso Predazzo e al suo interno poteva ospitare circa 200 soldati.
Il forte era completamente autosufficiente per quanto riguardava l’approvvigionamento idrico, fornito da un bacino per la raccolta dell’acqua piovana; disponeva di magazzini, depositi, alloggiamenti per le truppe e condotti di aerazione per il ricircolo dell’aria. Un collegamento telegrafico e telefonico lo teneva in costante contatto con i forti vicini di Buso e Someda.
Nel corso degli ultimi anni il forte è stato interessato da un’importante opera di recupero curata dalla Soprintendenza
ai Beni Culturali. Il progetto ha previsto un restauro di tipo conservativo, che ha puntato a mantenere la struttura così come è giunta a noi e conservare i segni della presenza dei soldati.

Una volta visitato il forte, per il rientro si ripercorre il medesimo sentiero dell’andata.

Vi lascio qui di seguito, da scaricare, il pdf della cartina delle escursioni e trekking in Val di Fassa, con tutti i vari percorsi e la relativa numerazione (ogni sentiero è numerato e il numero è sempre riportato sulle indicazioni dei cartelli che si incontrano lungo la via), non dovete far altro che cliccare sul link e salvarlo una volta che il pdf si sarà aperto in una nuova pagina.

Cartina escursioni e trekking in Val di Fassa

 

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Pubblicato da Delta X

Mi piace scrivere praticamente da quando ero bambina, ho tanti interessi che però non includono i Social, al virtuale preferisco il reale.

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