In arrivo a Novara “Le Voyage d’Aphrodite” di Marco Barnabino e Roberta Di Nicola

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Sarà presentato a Novara il 27 ottobre 2018 alle ore 16 al Circolo dei Lettori di Via F.lli Rosselli 20, il nuovo libro di Marco Barnabino e Roberta Di Nicola intitolato “Le Voyage d’Aphrodite – per una psico-filosofia dell’immagine”, edito da Mimesis, casa editrice di Milano nella collana scientifica Eterotopie.

Alla presentazione interverranno la Professoressa Paola Bernascone Cappi, Presidente dell’Università Popolare di Vercelli, che parlerà degli aspetti filosofici dell’opera, lo scrittore Franco Ricciardiello che analizzerà i contenuti del libro, le modelle Michela Colombo e Elisa Saettone che racconteranno la propria esperienza nella partecipazione al progetto fotografico e Davide Vella, architetto e docente dell’Università Popolare, che analizzerà i contenuti dal punto di vista fotografico.

Il libro è patrocinato dall’Istituto Italiano di Cultura del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di Cracovia, nonché da Panathlon Club, Università Popolare di Vercelli, Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore con il contributo della Danagro Consulting di Glasgow.

Il libro è già stato presentato a Vercelli, Desenzano, Cracovia, Arles e Palermo nell’ambito di Efilosofie, festival delle filosofie con la partecipazione del Filosofo Prof. Riccardo Dottori dell’Università Tor Vergata di Roma e il Prof. Andrea Le Moli dell’Università di Palermo.

Le Voyage d’Aphroditesi legge nella sinossi del libroè un’opera fotografica che illustra l’esperienza dell’introspezione teorizzata nell’analisi psicologica da Carl G. Jung.

Le immagini personificano le rivelazioni simboliche come la paura, l’angoscia, la vergogna e la rabbia in quelle che troviamo essere in Jung espressioni di emozioni. La Fotografia diviene arte concettuale – scrive la studiosa di Estetica Roberta Di Nicola (che ha collaborato e prodotto testi scientifici per la Rivista Metafisica della Fondazione De Chirico di Roma) – l’istante fotografico, incoronato a scatto estetico, dona alla sfera del sentire un’opportunità di riflessione che merita un’indagine approfondita dai contenuti filosofici precursori di quelli psicologici.

Ho cercato con quest’opera di rappresentare con le mie immagini il simbolismo Junghiano – spiega Barnabino – e a raccontare proprio ciò che accade nel momento in cui la donna esplora sé stessa,  affronta le proprie zone d’ombra e si specchia nel suo mondo interiore alla ricerca di una nuova consapevolezza.

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Pubblicato da Delta X

Mi piace scrivere praticamente da quando ero bambina, ho tanti interessi che però non includono i Social, al virtuale preferisco il reale.

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