Le Sostanze Funzionali nei Cosmetici

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Oggi vorrei parlarvi delle sostanze funzionali nei cosmetici, quando sono davvero efficaci e quando invece non servono a nulla, dandovi magari una mano per evitare di spendere soldi per prodotti che in realtà non sono affatto efficaci.

I cosmetici contengono sostanze di origine vegetale e non, il cui scopo è rendere la pelle più liscia e morbida (gli emollienti),
combattere gli inestetismi cutanei, come ad esempio le rughe, contrastare problemi come i capelli grassi, fragili, secchi, etc.

L’efficacia di queste sostanze dipende però dalla quantità effettivamente contenuta nel prodotto. Per esempio, in uno shampoo un dosaggio troppo basso di estratti vegetali come malva, ortica o calendula, non è in grado di bilanciare gli effetti dei tensioattivi, presenti in quantità molto maggiore e da cui dipende in realtà l’azione più o meno delicata del prodotto; basta però una quantità anche piccolissima di estratto vegetale, ad esempio di ortica, per far comparire sul prodotto la dicitura “shampoo all’ortica“.

Lo stesso vale per le creme; ad esempio il miele, dotato di proprietà emollienti e idratanti, per avere un qualche effetto dovrebbe essere presente a un dosaggio non inferiore al 10%; la dose solitamente presente in molte creme (meno dell’1%) non ha alcuna funzionalità cosmetica.Le Sostanze Funzionali nei Cosmetici

Un altro problema, poi, è quello della reale efficacia di sostanze proposte come antirughe, rassodanti e così via. Nel corso degli anni abbiamo assistito alla comparsa sul mercato di prodotti “prodigiosi”, i cui principi attivi avrebbero effetti miracolosi sulla pelle e sui capelli. Di seguito vi elencherò alcuni esempi di sostanze di cui non è mai stata dimostrata l’efficacia o di cui è stata dimostrata l’inefficacia, almeno nella forma in cui sono state proposte nei comuni prodotti cosmetici.

  • Collagene: È una proteina presente negli strati profondi della pelle, indispensabile per garantire il turgore e il tono cutaneo.
    Viene prodotta naturalmente dall’organismo; la sua produzione è stimolata da una dieta ricca di vitamina C. Il collagene presente nelle creme non ha alcuna possibilità di superare la barriera cutanea; in realtà forma solo una pellicola superficiale che può limitare la perdita di umidità. Al contrario, il potere filmogeno del collagene può essere molto utile per rendere meno aggressivi i detergenti e come componente dei balsami per capelli.
  • Elastina: Come il collagene, è una proteina presente negli strati profondi della pelle, indispensabile per garantire l’elasticità cutanea. Viene prodotta naturalmente dall’organismo. La sua produzione è stimolata da una dieta ricca di vitamina C. Anche l’elastina non penetra attraverso la pelle e ha solo un effetto filmogeno.
  • Acido ialuronico: Insieme al collagene e all’elastina, è sintetizzato da particolari cellule dette fibroblasti. È capace di trattenere molta acqua e di dare turgore alla pelle. Quello presente nelle creme non può penetrare attraverso la pelle, e non è quindi in grado di integrare la quantità di acido ialuronico naturale della cute. Può servire a mantenere un certo grado di umidità superficiale, ma essendo igroscopico (come la glicerina) funziona meglio quando l’aria è sufficientemente umida, altrimenti rischia di sottrarre umidità alla pelle.
  • Vitamina B5 (acido pantotenico) e sua provitamina (pantenolo): Indispensabile per la salute della pelle, regola anche la crescita dei capelli. Si trova in molti alimenti (lievito, frumento, uova, semi oleosi, legumi e così via). Per uso esterno ha un certo effetto lenitivo, ma non influisce affatto sulla crescita e sulla robustezza dei capelli; è inutile quindi aggiungerla a questo scopo in shampoo e lozioni.
  • Vitamina C (acido ascorbico): Preziosissimo antiossidante, indispensabile per mantenere l’organismo in buona salute, stimola la sintesi di collagene e di elastina. Dev’essere assunta quotidianamente con un’alimentazione ricca di frutta e verdura. La vitamina C aggiunta alle creme, essendo idrosolubile, viene assorbita dalla pelle in quantità minima o nulla, e si altera velocemente a contatto con l’aria; non è in grado di raggiungere gli strati più profondi della pelle, dove si
    trovano i fibroblasti. Ancora più inutile quella aggiunta allo shampoo, perché il tempo di contatto con la cute è minimo.
    Il discorso cambia se al posto dell’acido ascorbico si usano dei suoi composti: ad esempio l’ascorbil palmitato (sostanza
    ad azione antiossidante), che è molto più stabile ed è liposolubile, cosa che lo rende più facilmente assorbibile dalla pelle.

Le Sostanze Funzionali nei Cosmetici

Ecco perché è fondamentale saper leggere l’Inci dei cosmetici, tenendo a mente queste piccole dritte potremo evitare di spendere soldi in cosmetici (alcuni anche decisamente cari) che pubblicizzano un dato principio funzionale come “rivoluzionario” ma che in realtà serve a poco e nulla.

Come al solito resto a vostra disposizione per eventuali dubbi.

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Pubblicato da Delta X

Mi piace scrivere praticamente da quando ero bambina, ho tanti interessi che però non includono i Social, al virtuale preferisco il reale.

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