Da Gessate a Carnate in Bicicletta

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Gita in bicicletta nei Parchi del Rio Vallone, del Molgora e dei Colli Briantei.

Dal santuario di Ornago si imbocca una trasversale di via Roncello, in direzione di un maneggio. In breve, ci si ritrova nella zona artigianale di Bellusco. Si segue la ciclopedonale fino a via dell’Industria, dove si gira a destra, e si prosegue sino alla S.P. 2,da attraversare con grande attenzione.

Si continua sulla pista sino al parcheggio del campo di calcio e si segue la strada fino alla piazza della chiesa di Mezzago; da qui si arriva in piazza della Libertà. Si gira a destra, seguendo via Matteotti sino ad una strada nei campi, indicata da una croce, che si imbocca e si segue all’interno di un bosco sino ad arrivare ad una strada aperta al traffico. Qui si svolta a sinistra fino ad un incrocio che si attraversa per proseguire nei campi sino alla periferia di Sulbiate.

Ci si dirige verso Aicurzio, dove si prende via della Vittoria. Superato il santuario si prende la prima a sinistra e si segue lo sterrato fino ad arrivare alla periferia di Bernareggio. Qui si gira a destra verso Castel Negrino. Prima di ritornare sulla strada principale, si svolta a sinistra per giungere alle spalle di un depuratore; qui, sempre tenendosi al limite tra il bosco e i campi coltivati, si segue la strada sterrata sino a sbucare sulla S.P. 3. Si gira a destra sino ad una rotonda, dove si prende a sinistra per Ronco Briantino.

Nel centro del paese, si prosegue sulla prima a sinistra per arrivare in piazza Perego. Al termine della cinta della villa, si svolta a sinistra nei campi, oltre una sbarra, e si prosegue su una strada inerbata per circa 200 metri, per poi prendere a destra in direzione di un edificio scolastico. Al termine di questo percorso, si ritrova una ciclopedonale che si imbocca a sinistra sino alla prima strada sterrata a destra che si inoltra nei campi; seguendola, si arriva ad un boschetto dove una strada in discesa riporta sul fondo della valle scavata dal Rio Molgora. Si segue l’itinerario fino a sbucare nei pressi della stazione di Carnate.

 

Cosa vedere lungo il tragitto.

Situato nella pianura a nord del canale Villoresi, fra il corso del Molgora e quello del Rio Vallone, si trova il comune di Cavenago di Brianza.
Degno di ammirazione è il seicentesco Palazzo Rasini, sistemato alla fine del ‘700 su progetto di Simone Cantoni; nel salone interno, conserva pregevoli decorazioni a stucco con un medaglione raffigurante il Carro del Sole.

Da Gessate a Carnate in Bicicletta

Luoghi religiosi da ricordare sono: S. Maria in Campo, santuario di campagna del XII secolo dedicato alla Madonna, che conservava un ciclo pittorico cinquecentesco di scuola leonardesca, ora ricollocato nella chiesa parrocchiale dedicata a S. Giulio (XVIII); e il Lazzaretto, cappella funeraria privata, sorta sul luogo dove vennero sepolti i morti della pestilenza del 1630.

A Ornago da vedere il Santuario della Beata Vergine del Lazzaretto, edificato nel XVIII secolo; all’interno si possono ammirare: una pala d’altare di Carlo Verri raffigurante S. Martino, una rappresentazione del Figliol prodigo di Francesco Corneliani, ed un organo Amati del XIX secolo.

Adiacente il santuario, si trova la Cappella Verri (XVIII secolo), dove sono sepolti Pietro e i suoi famigliari. Si tratta di un raro
esempio di cappella funeraria costruita all’esterno di una chiesa, seppur inclusa nel perimetro della pianta dell’edificio. Fu il
Verri a volerla in tal modo per significare l’indipendenza e la libertà di pensiero dell’intellettuale illuminista, quale egli era.
Fece costruire il monumento funerario ispirandosi a quello del celebre filosofo Kant a Kaliningrad.

Altri luoghi importanti sono: la Cappelletta della Vergine Addolorata, costruita nel 1777; la Casa Parrocchiale del XVII secolo; la Fontanella del Miracolo, luogo votivo settecentesco; la chiesa parrocchiale di S. Agata; la Cascina Borella.

A Bellusco pregevole è il Castello, costruito nel 1467 da Martino Da Corte (membro di una ricca famiglia della zona), a pianta quadrata, con una torre angolare e quattro corpi di fabbricato. Pregevoli gli affreschi medievali e rinascimentali. In seguito, il castello venne utilizzato come residenza di campagna e finì per perdere la sua importanza.

A Mezzago importante è la Sagra degli asparagi, di origini antiche, che dal 2003 propone una specialità nuova dell’ortaggio coltivata in loco: l’asparago rosa, lanciato con un progetto della Regione Lombardia per la riscoperta degli antichi prodotti e sapori locali.

Nel centro del paese, si trova Palazzo Archinti, ex sede dei Gesuiti, che vi posero uno dei più vecchi orologi della zona, e divenuto nei secoli residenza di diverse famiglie. La Torre e le parti più antiche del palazzo risalgono al XII secolo, ed erano la residenza di una ricca comunità di monaci dell’Ordine degli Umiliati. La settecentesca chiesa parrocchiale è dedicata a S. Maria
Assunta; nella navata di sinistra, si trovano la cappella dedicata alla Pietà e quella sepolcrale della famiglia Maggi.

Si segnalano, inoltre, Villa Brasca, con annesso parco, e il Bosco della Cappelletta, ex Parco Maggi, con magnifici esemplari arborei.

Caratteristico del paese di Sulbiate è il quattrocentesco Castello Olgiati Lampugnani, costruito nel 1452, dopo che il mercante milanese Paolo Lampugnani ebbe ottenuto da Francesco Sforza il privilegio di edificare una residenza fortificata; successivamente ampliato con corti barocche, il castello ha cambiato più volte proprietari.

La chiesa di S. Ambrogio, edificata nell’XI secolo, ma ampiamente rimaneggiata nei secoli, e facente parte di un ex monastero benedettino femminile, presenta una facciata romanica, con una leggera contaminazione gotica, e, al suo interno, pregevoli affreschi, in gran parte duecenteschi.

Da citare la cinquecentesca chiesa di S. Pietro, e la parrocchiale di S. Antonino, che presenta al suo interno una pregevole pala d’altare del XVII secolo, e nei pressi della quale si trovano massicci muri di un caseggiato di epoca romana con annessa torre colombera.

A Carnate la principale attrattiva storico-artistica del paese è Villa Fornari Banfi. Al 1685 risale la struttura originaria, a cui fu aggiunta, nel 1732, la Cappella di S. Probo, dalle linee barocche, dove giace il corpo del santo da cui prende il nome. La residenza presenta soffitti con pregevoli affreschi, e due monumentali camini del XVII-XVIII secolo.

Altri edifici da vedere sono: l’ex Convento dei Carmelitani del XV secolo, l’ottocentesca chiesa parrocchiale dei SS. Cornelio e
Capriano, e l’Oratorio di S. Croce a Passirano, eretto nel 1844 in stile neoclassico.

 

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Pubblicato da Delta X

Mi piace scrivere praticamente da quando ero bambina, ho tanti interessi che però non includono i Social, al virtuale preferisco il reale.

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