Da Canzo alla Terz’Alpe

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Oggi vi propongo un itinerario semplice e interessante, da Canzo (CO) alla Terz’Alpe, ovvero il sentiero degli “spaccasassi”.

  • Tempo totale di cammino: circa 4 ore
  • Dislivello complessivo: circa 400 m da Canzo (400 m) alla Terza Alpe (800 m)
  • Dove rifocillarsi: al bar/ristorante Terz’Alpe
  • Come arrivare da Milano: in treno, Ferrovie Nord, linea Milano-Canzo/Asso, stazione di Canzo
  • Cartina: Kompass 91

Da Canzo partono sentieri battuti in lungo e in largo dagli escursionisti milanesi ma Il percorso naturalistico “spaccasassi”
(allude a certi alberi meglio detti “bagolari” – famiglia degli olmi – le cui possenti radici sono in grado di sgretolare anche le rocce più compatte) è forse un po’ meno scontato del più abituale sentiero nr. 1, che di solito si imbocca dalle fonti di Gajum diretti al rifugio SEV, via Terza Alpe.

Da Canzo al Terz'Alpe

Il sentiero degli “spaccasassi” è un itinerario ad anello di circa 5,5 km lungo il quale sono collocati vari pannelli informativi, che ci danno qualche rudimento sulla natura della vegetazione e la geomorfologia della zona, il che non guasta, dato che la cultura della gran parte di noi escursionisti cittadini è piuttosto carente in queste materie.

Dunque arrivate a Canzo col treno delle ferrovie Nord, e usciti dalla stazione vi dirigete verso la piazza della rotonda per poi imboccare Via Mazzini (sosta facoltativa in una delle due ottime pasticcerie sull’angolo), poi avanti diritto oltre l’incrocio con Viale delle Rimembranze, fino al cimitero (sulla sinistra) poi a destra in Via De Gasperi, al tornante troverete la freccia per il sentiero naturalistico e una dettagliata Cartina (qui siamo a quota 420 m); dopo qualche decina di metri sulla sinistra una ulteriore indicazione segnala l’imbocco del sentiero.

Da Canzo al Terz'Alpe

Pochi minuti di cammino e già si trova un bivio: qui conviene proseguire dritto per una cinquantina di metri e piegare a destra all’altezza dei ruderi di una vecchia casa rurale. Come spesso succede scarseggiano indicazioni proprio dove ci sono dei bivi ma abbondano i segnavia rosso/bianchi dipinti sugli alberi lungo il percorso.

Da Canzo al Terz'Alpe

L’inizio dell’itinerario vi potrà sembrare un po’ deludente, finché il panorama resta appiattito sull’abitato di Canzo (non è dei più esaltanti), ma quando poi si comincia a salire seguendo la costa del monte Cranno il paesaggio si fa veramente suggestivo. La vista si apre e spazia verso la vallata di Valbrona e i profili maestosi delle Grigne. E’ un percorso soleggiato e quindi consigliabilissimo anche per l’inverno e le stagioni intermedie.

A quota 740 m ci si imbatte in un gigantesco masso erratico, dal peso di ben 300 ton. (‘sass de la crea’). Poco oltre ci si trova al bivio dove a sinistra si continua la salita per i Corni mentre a destra continua il sentiero naturalistico in discesa tranquilla verso la Val Ravella: ora il paesaggio alterna casotti di caccia e piccole baite e fitte pinete dove l’aria si fa subito più fredda: siete nel bosco artificiale, risultato delle opere di rimboschimento degli anni ’60/’70 sui terreni terrazzati un tempo coltivati.

Siete scesi a quota 640 m e incrociate l’ampia mulattiera che sale dalle fonti di Gajum (sentiero nr.1).

Da Canzo al Terz'Alpe

Pochi passi ed eccovi alla Prim’Alpe: antica cascina in pietra dalla massiccia struttura a corte interna. L’edificio, ora completamente restaurato e centro di educazione ambientale, è dotato di moderni servizi per soggiorni di gruppo autogestiti (camerate, cucina attrezzata, sale, ecc.).

A questo punto sarete in cammino da circa 2 ore (passo tranquillo): da Prim’Alpe riprendete per mezz’oretta la salita sulla comoda mulattiera per arrivare alla Terza Alpe (quota 800 m): è il posto giusto per sostare e godersi il bel paesaggio oppure rifocillarsi al bar/ristorante (aperto tutto l’anno, é però molto affollato di domenica).

Da qui potrete proseguire per giungere al Rifugio SEV, ma se sarete stanchi o presi da pigrizia potete completare l’itinerario tornando a valle per il più movimentato sentiero geologico (nr. 2) che con i suoi numerosi zig-zag attraversa ripetutamente il corso del torrente Ravella (non c’è nessuna difficoltà). In circa 1 ora vi ritroverete alle fonti di Gajum, alle porte del paese (circa 15 minuti per ritornare alla Stazione).

Da Canzo al Terz'Alpe

Scendendo invece per il più rilassato sentiero nr. 1 (ampia mulattiera) può valer la pena fare una puntatina all’azienda agricola Repossino e comprare qualcuna delle loro specialità davvero stuzzicanti (vedrete l’indicazione a lato di uno degli ultimi tornanti).

Azienda Agricola Repossino
Azienda Agricola Repossino

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Pubblicato da Delta X

Mi piace scrivere praticamente da quando ero bambina, ho tanti interessi che però non includono i Social, al virtuale preferisco il reale.

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