Venezia Insolita

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In questo articolo vorrei proporvi un itinerario alternativo e decisamente piuttosto insolito rispetto ai classici tour, per visitare Venezia.

Partendo dalla Stazione si percorre la Lista di Spagna, su cui affacciano numerosi negozi e drogherie. Poco più in là si apre Campo San Geremia dove si ergono Palazzo Labia, costruito tra il ‘600 ed il ‘700 a spese della famiglia Labia e ora sede della Rai, e la Chiesa di San Geremia.

Palazzo Labia a sinistra e Chiesa di San Geremia a destra

Proseguendo e attraversando il Ponte delle Guglie da cui partono il Rio Terà San Leonardo, dove si tiene il mercato della frutta, e la Strada Nuova. Appena scesi dal ponte si gira a sinistra e,  dopo 50 metri, si prende il sottoportico del Ghetto vecchio.

Entrando nella zona del Ghetto si trovano subito, prima a sinistra e poi a destra, le due Sinagoghe (Spagnola e Levantina) più grandi e recenti. Per entrare in queste e nelle altre, seminascoste alla vista, dovrete recarvi un po’ più avanti in Campo del Ghetto Novo al Museo di Arte Ebraica da cui ogni ora partono delle visite (circa 1 ora e ½ ) guidate alle Sinagoghe.

Una volta conclusa la visita ci si dirige verso la silenziosa Fondamenta degli Ormesini e la si percorre tutta sino a raggiungere la Fondamenta della Misericordia dove si gira a sinistra per la Calle Larga proseguendo poi dritti fino a raggiungere la Fondamenta della Madonna dell’Orto.

Fondamenta della Madonna dell’Orto

La Chiesa della Madonna dell’Orto può a buon diritto essere chiamata “la chiesa del Tintoretto”, difatti il grande artista trascorse la sua vita nelle vicinanze, qui vi è sepolto e i suoi teleri trasfigurano l’interno (visita 30 minuti circa) con il loro pathos. La chiesa è originaria del XIV secolo ma venne ristrutturata durante il XV secolo e, proprio per questo motivo nella sua facciata, tripartita in cotto, sono presenti elementi di transizione dal romanico al gotico e dal gotico al rinascimento.

Si ritorna verso Strada Nuova.

La Strada Nuova è piena di botteghe e negozi, ma prendendo una a caso tra le tante callette sulla destra che sbucano sul Canal Grande, si godrà di un’incantevole e quantomeno inusuale vista dei Palazzi sul Canale.

Prendendo la calle con l’indicazione per la fermata del vaporetto si può ammirare la superba facciata della Ca’D’Oro, e magari decidere di visitarne l’interno, è infatti sede della Galleria Franchetti (visita 1 ora circa).

Alla fine della Strada Nuova si apre Campo Santi Apostoli un importante nodo di collegamento con Rialto.

Passando dietro la Chiesa di Santi Apostoli, e proseguendo per calli e campielli si raggiunge Campo San Canciano e poi Campo Santa Maria Nova da dove, oltre il piccolo canale, non ci si può non accorgere dei fantastici marmi policromi che ricoprono i lati e la facciata della chiesa Chiesa dei Miracoli.

in fondo a destra la Chiesa dei Miracoli

Ritornati in Campo Santa Maria Nova, si prosegue per la Calle Larga Giacinto Gallina e dopo il Ponte appariranno a sinistra la Scuola Grande di San Marco e di fronte la Chiesa di San Giovanni e Paolo.

La Chiesa di San Giovanni e Paolo, che rivaleggia con quella dei Frari per grandezza, maestosità e perché, come la seconda, è ricca nel suo interno di tesori dell’arte, è un esempio di architettura gotica. Anch’essa è costruita in cotto e possiede una grandiosa facciata. Una volta entrati attraverso il trecentesco portale, costruito con colonne portate da Torcello, si resta impressionati dall’ampiezza e dall’altezza delle tre navate. La Scuola Grande di San Marco, una tra le più antiche di Venezia, fondata nel 1261, è ora sede dell’Ospedale Civile di Venezia.

Ospedale Civile di Venezia a sx e Chiesa di San Giovanni e Paolo

Attraversando Campo San Marina, girando a  sinistra per Calle Pindemonte e andando sempre dritti si raggiunge Campo Santa Maria Formosa dove, dietro la Chiesa, si affaccia Palazzo Querini, sede dell’omonima Pinacoteca, un edificio in cui l’antico e il moderno (è stato restaurata all’interno in chiave moderna e originalissima da Carlo Scarpa) si fondono alla perfezione.
Da qui è poi facilissimo, una volta percorsa la Salizada San Lio, raggiungere Campo San Bortolomio e Rialto.

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Pubblicato da Delta X

Mi piace scrivere praticamente da quando ero bambina, ho tanti interessi che però non includono i Social, al virtuale preferisco il reale.

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