Si tratta di un libro al confine tra il thriller e l’horror per la crudezza di alcune descrizioni dell’operato del killer.
La trama, in breve è questa:
Il libro si svolge nella città scozzese di Aberdeen.
Sono passati molti anni dalla cattura di un efferato criminale che torturava sadicamente le sue vittime, ma le tracce dei suoi metodi riappaiono in una serie di nuovi aberranti crimini.
Il sergente Logan McRae viene chiamato in piena notte per recarsi in un magazzino di generi alimentari e la scoperta è raccapricciante: in un freezer sono state ritrovate membra umane avvolte in carta da alimenti ed è probabile che alcuni pezzi siano già finiti sulle tavole di ignari consumatori.
Tra giornalisti e fotografi accorsi sul posto, l’ispettore Insch, solitamente flemmatico, questa volta ha perso davvero il controllo di se stesso davanti a questo caso.
Tutti gli indizi sembrano far pensare a Ken Wiseman, tornato da poco in libertà dopo vent’anni di carcere ma di lui non c’è traccia da nessuna parte e, nonostante gli sforzi, la polizia non riesce a scovarlo.
La narrazione incalza seguendo le prospettive dei diversi personaggi: i giornalisti a caccia di notizie, gli agenti di polizia e una donna, Heather, rapita assieme al marito Duncan e torturata da un mostro che lei nei suoi deliri chiama “il macellaio”. Ma all’improvviso Wiseman si fa vivo con un nuovo colpo di scena: ha catturato l’ispettore Insch…
Mi fermo qui per non svelare nessun colpo di scena o il finale ma posso dirvi che già giunta a due terzi del libro avevo intuito quale fosse il mistero che si celava dietro la soluzione del caso.
Indubbiamente mi sono piaciuti i poliziotti di questo thriller perché sono descritti e presentati come normali esseri umani, con le loro manie, le loro debolezze e non come alcuni supereroi di qualche libro americano.
Nel complesso è un libro che certamente saprà coinvolgere gli amanti del genere.
