Miguel Delibes – Cinque Ore Con Mario

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Il libro di cui vorrei parlare qui è “Cinque ore con Mario” di Miguel Delibes, autore spagnolo vissuto a Valladolid e ivi morto nel 2010.

La storia narra del monologo di una vedova Menchu, davanti al cadavere del marito Mario la notte prima del funerale. In questo monologo la donna recrimina su tutto ciò che del marito non ha mai sopportato durante la sua vita: le sue idee comuniste e reazionarie, il suo intellettualismo (Mario era un professore universitario), la vita che le ha fatto fare.

Il monologo diventa sproloquio e assume caratteri comici dal momento che incarna quegli ideali monarchici, franchisti, borghesi, ottusi e ipocriti che caratterizzavano la Spagna del dopoguerra.  Per Menchu le donne non devono studiare, i libri riempiono la testa di stupidaggini, i poveri devono esistere e fare i poveri così come i contadini, l’inquisizione deve essere ripristinata per obbligare tutti ad essere cristiani, i neri devono stare con i neri e i bianchi con i bianchi.

Menchu rimane 5 ore al capezzale del cadavere del marito rinfacciandogli tutto quello che di lui non le è mai piaciuto, ripetendo come un ritornello alcuni episodi della loro vita in cui lei si è sentita umiliata, presa in giro da lui, come quando si è girato dall’altra parte la prima notte di nozze, come la 600 che lei ha sempre desiderato ma che lui non le ha mai comprato o la vita di stenti che hanno sempre dovuto fare perché lui voleva fare il professore e scrivere ne El Correo.

Il monologo assume i caratteri di un vero e proprio stream of consciousness  dove Menchu si esprime raccontando di getto tutto ciò che le passa per la mente ripetendo spesso il racconto degli stessi episodi; assume caratteri comici quando cerca di esprimersi usando parole straniere che non sa pronunciare, nelle innumerevoli esclamazioni che fa o semplicemente nel dimostrare la sua semplicità nei modi e negli atteggiamenti.

Alla luce di ciò il libro risulta molto scorrevole nella lettura nonostante sia un romanzo letterario datato 1966 che tratta un periodo storico molto lontano dal presente  e che disegna la società del tempo e le lotte progressiste per la democrazia che stavano avvenendo a seguito del periodo franchista.

Consiglierei la lettura di questo libro a chi si interessa di storia e letteratura in quanto ritrae uno spaccato della società del tempo che riflette i valori, le lotte e le conquiste  del periodo passando attraverso la storia personale di una donna che si è trovata a sposare un uomo a cui voleva bene ma di cui non approvava atteggiamenti, ideali e modi di vivere. Il romanzo è un vero e proprio tuffo nel passato che dà modo di riflettere senza incorrere nella pesantezza del classico romanzo storico.

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Pubblicato da Altri Autori Vari

Gli articoli scritti sotto il nome Altri Autori Vari, sono stati scritti da uno dei tanti bloggers che sono transitati sul nostro Blog, scrivendo magari anche solo un articolo, quindi non hanno una loro sezione dedicata ma hanno comunque collaborato al nostro Blog.

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