L’Alta Via in Val Nervia

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L’escursione che vi propongo oggi è quella della zona della Val Nervia in Liguria.

Questo percorso copre circa 10 chilometri lungo un dislivello che, dai 5 metri sul mare del capolinea di partenza, tocca un massimo di 510 metri.

Considerando che siamo all’estremo limite occidentale della Liguria e dell’Italia e che quindi può richiedere del tempo per essere raggiunto da chi proviene dal resto della nazione, l’itinerario proposto prevede almeno un pernottamento iniziale; ma suggeriamo di metterne in conto due, sì da poter dedicare un po’ di tempo alla visita più attenta del territorio attraversato e di almeno uno dei borghi storici e artistici dell’entroterra.

Se le precedenti proposte di trekking, che vi ho lasciato negli articoli passati, durante l’inverno sono a rischio di forte innevamento questo itinerario è espressamente consigliato come itinerario invernale o comunque di mezza stagione, perché siamo proprio nella Riviera dei Fiori, trionfo del clima mediterraneo.

In inverno l’aria è asciutta e limpida, intorno al percorso esplode l’esuberanza della vegetazione mediterranea e tropicale che gode del microclima di questo estremo lembo di Ponente ligure; i fiori prepotentemente gialli delle mimose indorano la campagna già intorno a Natale ed esplodono nell’acme della loro fioritura per tutto gennaio.

Procedendo verso l’interno si ammirano gli spettacolari calanchi delle Terre Bianche e i policromi vigneti da cui nasce il Rossese di Dolceacqua DOC, uno dei due grandi rossi – l’altro è l’Ormeasco di Pornassio – della Liguria.

  • Difficoltà: Escursionisti medi
  • Periodo consigliato: Tutto l’anno, eccetto i giorni più caldi
  • Durata del Percorso: 3,30 h circa il primo giorno da Ventimiglia alla Colla; 2 h circa il secondo giorno per la discesa a Dolceacqua
  • Caratteristiche Percorso: panoramico con punti di interesse geologico, botanico, agricolo, urbanistico-storico
  • Accesso e punto di partenza: Ventimiglia

Alta Via in Val Nervia

Il punto di partenza della prima tappa dell’Alta Via della Val Nervia è ubicato nel traffico rumoroso e irrequieto del centro di Ventimiglia, città di storia, d’arte e di commercio transfrontaliero.

Il sottopasso di via San Secondo (5 m) che si distacca da via Genova (l’Aurelia) alcune centinaia di metri a levante della stazione ferroviaria è segnalato da un grande pannello verticale dove, su una schematica carta della Liguria, è segnato l’intero percorso dell’Alta Via.

Si sale subito piuttosto rapidamente lungo una strada asfaltata fra muraglioni, case e la vista sulla contigua ferrovia. All’imbocco di via Maule si prende a destra in salita, sempre su asfalto, e si procede sino al pilone del km 1 dove l’asfalto termina e inizia un sentiero scosceso ma bene agibile che sale sulla parete della ripida collina che sovrasta la città; si procede sul terreno rossiccio fra la macchia rada e voli di uccelli mentre i palazzi e le vie della Ventimiglia moderna rimangono in basso e il rumore del traffico si attenua.

Si giunge così alla Colla Sgarba (230 m) dove alcune strutture murarie romane si sovrappongono ai resti di un castellaro ligure preistorico. Al picchetto del km 2 si riprende l’asfalto e la pendenza si addolcisce molto: ora si attraversa la sparsa borgata di San Giacomo, camminando fra villette e giardini su una strada di poco traffico.

Belli gli scorci panoramici verso la Costa Azzurra e il Principato di Monaco.

Giunti alla Chiesa di San Giacomo (1 ora circa / 269 metri) cappella votiva del XVIII secolo, si continua su asfalto in via Montefontane, sempre all’interno dello stesso nucleo abitato sparso.

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Cappella di San Giacomo

Dove terminano l’asfalto e le villette si procede sul sentiero che corre grosso modo sul crinale fra la val Roia, a ovest, e la val Nervia, a est.

Camminando si affianca un campo coltivato a peperoncini che nella giusta stagione (ad esempio in gennaio) è magnificamente
colorato dai frutti gialli e rossi della vivace spezia.

Fra panorami sulla val Roia, cascine e villette, olivi e vigneti, pinete e macchia mediterranea rada si aggira da ovest il monte delle Fontane sino a incrociare dapprima una stalla nei prati, intorno alla quale pascolano le mucche, indi la strada che scende a Roverino in val Roia.

Infine la chiesetta della Madonna della Neve (2 h 15′ / 354 metri) cappella del XV secolo in località Ciaixe, in un ambiente di olivi e case sparse.

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Madonna della Neve

Procedendo verso monte fra campi, boscaglie e tratti di bosco più fitto e ripido si aggira il monte Baraccone, lanciando un’occhiata sulla sottostante val Nervia con il centro storico di Camporosso e attraverso un sentiero un po’ dissestato, talvolta fangoso, a tratti ripido, si raggiungono le magnifiche Terre Bianche (269 m) coi loro azzurri-candidi, verticali calanchi argillosi modellati dall’erosione, sui quali torreggiano, in apparente bilico incerto, alti pini e bassi cespugli. Intorno lembi di vigne, la pineta, la cresta del monte Grammondo in secondo piano.

Ora il sentiero si fa meno ripido e offre viste sul piccolo nucleo antico di Brunetti, sul versante della val Roia e sui vigneti affacciati sulla val Nervia, dominata dal nucleo medievale di Dolceacqua col suo ponte sottile e il suo castello imponente.

Superando un serbatoio dell’acquedotto di Camporosso, tratti di asfalto, l’incrocio con la strada che scende a Verrandi in val Roia, un bunker ex-militare e tratti di sentiero un po’ intralciato da rovi e spini, si arriva infine alle sparse case della Colla (3,30 h / 479 metri) che funge da terminale della prima tappa dell’Alta Via.

Ci si può fermare a pernottare in uno degli agriturismi che aprono le loro porte e offrono i loro prodotti in questa zona di basse colline fra Roia e Nervia. I più vicini si trovano in località Brunetti, piccola frazione di Camporosso posta sul versante della val Roia poco a ridosso del crinale, e in località Arcagna (lato valle Nervia). Entrambe si raggiungono prima di arrivare al terminale di tappa di La Colla. Più a nord, proseguendo lungo l’Alta Via per pochissimi chilometri dal terminale di La Colla, poco sotto la strada provinciale N°69 si trova il rifugio “Alta Via”.

Dal punto di pernotto a nord o a sud si percorre il sentiero sullo spartiacque per un breve tratto (seconda tappa dell’AVML) fra arbusti, vigneti, frulli d’uccelli puntando alle antenne della Cima Tramontina (551 metri), sino al punto di innesto della traccia (non sempre così evidente in caso di nebbia) che scende velocemente il versante boscato sino a raggiungere, attraversandola, la S.P. 69 e scendendo giù in direzione di Dolceacqua tra campi parzialmente coltivati.

Alta Via in Val Nervia
Dolceacqua

Al nuovo incrocio con la viabilità asfaltata si imbocca una bella mulattiera selciata tra ombrosi oliveti che arriva sino alla cappella di San Bernardo, del XV secolo, con affreschi del Maccari. Si sbuca infine dopo circa due ore di cammino a Dolceacqua, con i suoi vicoli coperti e l’inconfondibile profumo del Rossese proveniente dalle cantine. Sulla piazza principale, sulla quale si affacciano negozi di alimentari, bar, ristoranti vi è la fermata della corriera per Ventimiglia.

Per gli orari consultare il sito dei trasporti della Regione Liguria.

Come raggiungere Ventimiglia:
In treno: collegata con Genova lungo la linea Genova-Ventimiglia-Francia e con Torino dalla linea Cuneo-Tende-Ventimiglia.
In auto: autostrada A10 Genova-Ventimiglia uscendo al casello di Ventimiglia.

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Pubblicato da Delta X

Mi piace scrivere praticamente da quando ero bambina, ho tanti interessi che però non includono i Social, al virtuale preferisco il reale.

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