Da parte dell’ultimo proprietario fu immediata la scelta di riportare ad una condizione “originaria” l’antica dimora che i lavori di restauro e trasformazione, condotti dall’architetto bresciano Antonio Tagliaferri (1906-1909), riproposero in stile rinascimentale, seguendo cioè i dettami della ormai consolidata tradizione del
revival degli stili e della cultura storicista: caratteri tutti della realtà architettonico – decorativa bresciana di quel periodo.
Le pareti esterne si arricchirono di suggestivi motivi ornamentali policromi e di una grande quantità di frammenti in pietra, marmo o terracotta e di stemmi nobiliari, caratterizzando a tal punto la Casa che per alcuni studiosi assumerebbe l’aspetto di un vero e proprio lapidario. Ugo Da Como raccolse amorevolmente e con instancabile passione non solo i libri, i dipinti, i mobili, ma anche numerosi oggetti d’arte applicata, secondo quella moda “antiquaria” assai diffusa sin dall’Ottocento nelle raccolte pubbliche e private.
Appare comunque chiaro, visitando questa singolare raccolta, che il “collezionista” intese raggruppare
una grande quantità di documenti d’interesse storico – iconografico legati alla storia di Brescia, del Lago
di Garda, della stessa Lonato, criterio che ci è pure confermato da una apposita sezione “bresciana” nella Biblioteca.
Le sale che ospitano le collezioni sono elegantemente allestite riprendendo antiche tipologie decorative,
senza un particolare ordine cronologico, secondo cioè il gusto eclettico imperante tra ‘800 e ‘900.
Alcuni ambienti sono impreziositi da importanti soffitti a cassettoni della seconda metà del Quattrocento, riccamente intagliati e decorati provenienti da palazzi patrizi cittadini e riadattati a queste sale durante il primo decennio del secolo.
Da Como inseriva spesso nell’arredamento ricordi ricevuti da ammiratori o da quelle persone che con lui condividevano l’amore per gli studi, gli ideali di vita. Altri oggetti provengono, oltre che dai maggiori mercanti italiani, da collezioni private bresciane disperse agli inizi del secolo.
Nel 1920 fu costruita nel giardino interno la grande Biblioteca, in stile neo-rinascimentale, le cui sale ospitano circa 52.000 titoli, oltre a incisioni, disegni, pergamene e importanti documenti relativi alla storia bresciana.
I volumi, databili a partire dal XII secolo, sono disposti in stalli lignei circondati da mobili antichi di grande pregio, dipinti, sculture e reperti archeologici. La Biblioteca è completamente consultabile previo
appuntamento.
Del grande complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como, istituita nel 1942, fa parte anche l’imponente Rocca visconteo-veneta, ultimo baluardo della Serenissima Repubblica di Venezia risalente al XII secolo: dagli spalti erbosi, oltre che dalla torre, si domina un panorama mozzafiato su tutto il Lago
di Garda.
All’interno della Rocca è ospitato il Museo Civico Ornitologico, costituito da circa 700 esemplari di uccelli impagliati, raccolti da Gustavo Adolfo Carlotto nei primi anni del Novecento ed esposti secondo le tipologie ambientali di appartenenza delle singole specie.
Come Arrivare:
- In Auto: Autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Desenzano del Garda, SS11 in direzione Lonato.
- In treno: linea Milano–Verona/Venezia delle FS, fermata Desenzano e autobus per Lonato.
Per maggiori informazioni potete visitare il sito della Fondazione Ugo Da Como.
