I greci la chiamavano Aegylon – posto delle capre – ma sull’isola di questo animale si trovano davvero poche tracce. Il nome Capraia deriva la latino Capraria che a sua volta deriva dall’etrusco capra ovvero pietra, un evidente richiamo alla conformazione rocciosa dell’isola.
L’origine vulcanica è inequivocabile, lo testimoniano la morfologia della costa e dell’entroterra, il colore e la composizione delle rocce e gli accumuli di cenere e lapilli.
La creazione nel 1873 della colonia penale, smantellata poco più di un secolo dopo, ha preservato l’isola dalla speculazione edilizia, contribuendo indirettamente all’integrità del territorio, oggi tutelato dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
Il profilo dell’isola è un susseguirsi di cale, scogli, grotte, promontori e torri d’avvistamento. L’eccezionale trasparenza dell’acqua è un vero dono per i subacquei e gli appassionati di snorkeling.
Capraia è inoltre una delle mete più ambite dagli appassionati di birdwatching essendo un’importante tappa migratoria per molte specie di volatili dirette dall’Europa verso il continente africano.
Capraia possiede un’unica strada asfaltata che in poco meno di un chilometro congiunge il porto al paese.
Tra le cose da visitare troviamo forte San Giorgio (XI-XV secolo), edificato dai pisani e ampliato dai genovesi.
A Capraia il suolo vulcanico non ha impedito lo sviluppo di una vegetazione vigorosa e ricca di specie tipicamente mediterranee: mirto, corbezzolo, erica, lentisco, piante che hanno colonizzato con tenacia il substrato di lava. In primavera poi l’esplosione della natura lascia senza fiato con il caprifoglio, le ginestre, i ciclamini, le orchidee e le felci.
Parecchie sono le escursioni da fare a Capraia, dalle più semplici a quelle più impegnative, alla scoperta delle bellezze nascoste dell’isola. Assolutamente da non perdersi il giro dell’isola in barca, alla scoperta di cale spettacolari!
Capraia è collegata giornalmente con Livorno da traghetti e per maggiori informazioni sull’isola, su come arrivare, dove dormire, dove mangiare, etc, vi consiglio di visitare il sito Isola di Capraia.
